Napoli. Il patrimonio delle chiese per i giovani
La chiesa di San Giorgio e il murale di San Gennaro a Forcella
Oltre 400 chiese (416 per l'esattezza), di cui 231 aperte, 39 aperte su richiesta, 144 chiuse, 13 da verificare, nel solo centro storico cittadino di Napoli. La commissione “Prima i poveri” (nata e realizzata dall’arcivescovo don Mimmo Battaglia, nel novembre 2022) ha stilato un primo elenco dell’immenso patrimonio storico-artistico dell’arcidiocesi napoletana con l’obiettivo di restituire a fedeli e visitatori le chiese chiuse e incrementare l’imprenditoria giovanile. L’idea, nata a margine della Gmg diocesana, è diventata presto operativa. I primi quartieri interessati Forcella e la Maddalena, là dove c’è un pezzo di Napoli con diverse problematiche, ma ricco di tesori ancora poco conosciuti.
Si partirà da qui per realizzare itinerari di evangelizzazione che metteranno insieme la fruizione delle chiese e il patrimonio della Chiesa di Napoli. Lo ha spiegato l’arcivescovo: «C’è un patrimonio immenso che è arrivato il momento di far fruttificare attraverso l’imprenditoria giovanile, un’imprenditoria che diventi generativa e che crei lavoro e doni lavoro alle nuove generazioni». Insomma da spazi vuoti, abbandonati o male usati ad attività che danno corso a nuovi meccanismi di creazione di valore e spirito imprenditoriale.
La commissione sta stilando un regolamento per determinare gli usi consentiti in un edificio destinato al culto. Così si inizia con le prime strutture recuperate in cui prenderà il via un itinerario che mette insieme la fruizione delle chiese e il patrimonio dei quartieri della Maddalena e di Forcella. Si parte dalla basilica di san Pietro ad Aram (nei pressi dell’università Federico II) dove ci sarà un vero e proprio polo della carità che farà accoglienza per senza dimora, con una farmacia solidale, ambulatori con medici di strada e un centro di ascolto per famiglie e immigrati.
Poi, l’Annunziata maggiore (accanto alla Ruota degli esposti che per anni ha accolto i neonati abbandonati) e che continuerà a sostenere i minori a rischio nello spirito del Patto educativo per Napoli, lanciato da Battaglia.
Ancora, nel cuore di Forcella, la chiesa di San Giorgio Maggiore e la riaperta chiesa san Pietro in Vinculis, in via Mezzocannone (nella zona universitaria), oltre alla recuperata santa Maria a Piazza (prevista per il prossimo autunno).
L’appello lanciato da Battaglia è per i giovani: «Girate pagina, ora tocca a voi. Davvero. In questa commissione voglio che si dia concretezza e si cominci a lavorare. Non possiamo più perdere tempo. Dalla forza dei sogni alla concretezza dei segni. Sogniamo insieme!».
I protagonisti di questo percorso sociale e imprenditoriale sono i ragazzi del centro storico e quelli che per competenze e sensibilità hanno a cuore il patrimonio umano, culturale e sociale. Un gruppo di giovani progettisti sociali li sta affiancando nella progettazione degli itinerari nelle chiese censite affinché ci siano itinerari sostenibili e in rete con quei giovani che, già da tempo, sono protagonisti affinché impresa e sociale possano essere un volano per rilanciare persone, luoghi e comunità.