La Guardia di Finanza di Napoli ha arrestato oggi 30 persone accusate di aver ottenuto pensioni di invalidità senza averne alcun diritto, e ne ha denunciate per lo steso reato altre 47.Lo riferisce la Gdf In una nota, precisando che le persone fermate sono agli arresti domiciliari. Tutti gli indagati sono stati sottoposti a sequestro preventivo di beni - auto, moto, proprietà immobiliari e conti bancari - per un totale di oltre quattro milioni di euro, dicono gli investigatori.L'indagine - coordinata dal procuratore aggiunto partenopeo Francesco Greco - riguarda le pensioni erogate dall'Inps nella prima municipalità di Napoli, quella di "Chiaia - San Ferdinando - Posillipo". Gli investigatori, spiega la nota, hanno analizzato centinaia di pratiche che contenevano incongruenze. Ricostruendo gli iter di concessione delle pensioni, e anche grazie a intercettazioni telefoniche e testimonianze, hanno così scoperto che alcune decine erano completamente false.Senza la complicità di medici, ma grazie a timbri falsi e falsa documentazione medica - che poi veniva presentata agli sportelli Inps - gli indagati, dice la Finanza, hanno finto dal 2004 di avere malattie psichiche o gravi patologie, invalidanti al 100%.Gli investigatori hanno citato il caso di un uomo che risultava affetto da broncopneumopatia acuta occlusiva, a causa della quale doveva sottoporsi a ossigenoterapia per 22 ore al giorno, che é stato ripreso dai finanzieri mentre fumava. O di una donna con lombosciatalgia degenerativa acuta, che però è stata vista andare tranquillamente in motorino su strade dissestate.L'indagine della Procura di Napoli, articolata in diversi filoni, ha già portato all'arresto di 231 indagati e al sequestro di beni di circa nove milioni di euro.