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ROMA. Napolitano: «La mafia può approfittare della crisi»

venerdì 8 maggio 2009
Tenere alto il livello di allerta. Soprattutto in questi tempi di crisi. Perché le aziende in difficoltà, quelle cioè che stanno risentendo di più delle turbolenze economiche mondiali, potrebbero finire nelle braccia della mafia. È l'allarme lanciato da Giorgio Napolitano nel messaggio inviato in occasione del 157° anniversario della fondazione della Polizia di Stato.Il Presidente della Repubblica avverte: «Esiste il rischio che le organizzazioni di stampo mafioso possano approfittare dell'attuale crisi per acquisire il controllo di aziende in difficoltà, con una invasiva presenza in tutte le regioni del Paese». «Il livello di attenzione - aggiunge - dovrà essere mantenuto sempre». Napolitano riconosce comunque alle forze dell'ordine di aver conseguito «brillanti risultati». «Straordinari - afferma - quelli nella lotta alla criminalità organizzata, con la disarticolazione di organizzazioni criminali fortemente radicate in alcuni territori e con la cattura di pericolosi latitanti, anche all'estero, grazie a sapienti strategie di cooperazione internazionale. In tale ottica determinante potrà essere l'armonizzazione delle legislazioni per consentire di aggredire i patrimoni illeciti anche al di fuori dei confini nazionali, affermando la forza della legge e l'autorità dello Stato». INapolitano ha parlato anche di immigrazione, un tema sul quale nelle ultime settimane si è infiammato il dibattito politico. Secondo il capo dello Stato, è necessario «privilegiare la cooperazione internazionale» tra le forze di polizia «anche nel contrasto dell'immigrazione clandestina e della criminalità straniera sul territorio nazionale, che rischiano di ingenerare una diffusa percezione di insicurezza e preoccupanti fenomeni di intolleranza». «E proprio alla crescente domanda di sicurezza - aggiunge Napolitano - la Polizia di Stato corrisponde intensamente, in sinergica collaborazione con le altre Forze di Polizia statali e locali».