Attualità

La novità. Come ammirare le bellezze del Duomo di Milano senza vederle

Andrea D’agostino venerdì 15 novembre 2024

Le opere all’interno del museo del Duomo

Rendere sempre più accessibile a tutti il monumento simbolo di Milano. È l’obiettivo del museo del Duomo, che da questo mese propone nuovi percorsi per tutti i tipi di pubblico. Presentato ieri, il progetto “Duomo per tutti” ha l’obiettivo di rimuovere tutte le barriere: non solo quelle architettoniche, ma anche cognitive e sensoriali. Per questo la Veneranda Fabbrica ha avviato un progetto di rinnovamento totale dell’apparato didascalico, rivisto dopo l’ultimo e più recente allestimento di Guido Canali del 2013: in primis, sono stati esplicitati i numeri delle sale per aiutare l’orientamento dei visitatori e facilitarli nella comprensione dell’ordinamento storico e cronologico del percorso. Sono stati poi aggiunti in ogni sala dei pannelli didascalici, debitamente illuminati, in italiano e in inglese; e soprattutto sono state riviste tutte le didascalie delle opere, utilizzando gli stessi supporti, modificando la grafica per renderla più leggibile; sono stati rivisti tutti i contenuti, per renderli più facilmente comprensibili al pubblico.

Questo per quanto riguarda la visita in presenza. Ma per valorizzare ulteriormente il patrimonio della cattedrale, a partire da oggi, sul sito ufficiale duomomilano.it, è disponibile online l’intero catalogo del museo. Tutte le opere esposte e in deposito, per un totale di 846 schede, sono finalmente ricercabili in rete, consultabili, con la possibilità di leggere per ciascuna delle brevi schede, accurate dal punto di vista scientifico e accompagnate dalle immagini. Il catalogo, fa sapere la Veneranda Fabbrica, è costantemente aggiornato e sarà arricchito con una serie di contenuti aggiuntivi sulle opere, con una sezione editoriale in aggiornamento mensile che permette approfondimenti sulle collezioni esposte. Per il primo mese, è proposta una selezione di dieci capolavori, ovvero le opere imperdibili per una visita virtuale nel museo.

“A conTatto con il Duomo” è il nome del progetto per i visitatori con disabilità visiva, ai quali è offerto un servizio di visite guidate articolato nelle diverse aree del complesso monumentale, condotte da operatori specializzati con tavole tattili prodotte con tecnologia di stampa ad alto spessore, corredate da titoli in braille e a caratteri ingranditi. Le undici tavole, realizzate in collaborazione con l’Istituto dei ciechi di Milano e l’Unione italiana ciechi e ipovedenti, offrono un’ampia panoramica sul monumento, dalla piazza alla pianta dell’edificio, dalla facciata alle terrazze, e rappresentano alcuni dei suoi principali elementi decorativi come le vetrate, le guglie e gli archi rampanti.

Inoltre, con l’intento di rendere accessibile il grande patrimonio artistico alle persone cieche e ipovedenti, sono state realizzate, in collaborazione con l’associazione nazionale Subvedenti, le descrizioni morfologiche di otto opere del Museo del Duomo, validate e Certificate con il metodo “DescriVedendo”. Questo metodo utilizza le potenzialità evocative del linguaggio e comunica figure, forme, luci e colori con l’uso delle parole. Per la sua specificità, risulta essere uno strumento efficace di fruizione dell’arte anche per i visitatori che non hanno disabilità visiva, poiché consente di concentrarsi e cogliere particolari dell’opera che altrimenti non sarebbero apprezzati. Questo percorso è fruibile tramite l’app e le videoguide ufficiali del Duomo; nel percorso, a fianco di ogni opera, sarà presente un Qr code, tramite cui sarà possibile scaricare testo e audio della descrizione, in italiano e inglese.

Per monsignor Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo e direttore dell’area Cultura della Veneranda Fabbrica del Duomo, «grazie all’avvio di una proficua collaborazione con l’Istituto dei Ciechi e con l’associazione nazionale subvedenti, andiamo oggi incontro a un pubblico più vasto, con gli strumenti corretti affinché ciascuno possa godere appieno della bellezza delle nostre opere». Soddisfatto anche Franco Lisi, Direttore Scientifico della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano: «L’inclusione sociale è favorita dall’offrire, indistintamente a tutti, pari opportunità e condizioni per accedere al mondo della scuola e del lavoro».