Appiccare un incendio come ripicca per una multa per divieto di sosta. Ettari di macchia andati in fumo malgrado l’intervento di un elicottero che ha effettuato decine di lanci di acqua. É accaduto ben due volte a Ferragosto a Sperlonga, notissima località vacanziera sulla costa sud laziale. Nota, purtroppo, anche per gli attacchi degli incendiari. Ma la “vendetta” del multato non si era mai vista.Da quest’anno, infatti, il Comune ha deciso di usare la mano pesante contro chi parcheggia lungo la nuova statale Flacca, vietato oltre che pericoloso. Sono così fioccate le contravvenzioni per divieto di sosta. Ma, evidentemente, qualcuno non ha gradito di trovare il foglietto proprio alla fine della giornata di Ferragosto. Infatti il fumo si è alzato proprio nel tardo pomeriggio, a ridosso della strada, non lontano dagli stabilimenti balneari e da un camping. Il vento teso da mare ha fatto il resto.È così arrivato l’elicottero della Eliossola, la società piemontese che da alcuni anni opera d’estate per l’antincendio regionale del Lazio. Certo i piloti non lo sanno che tutto è nato da una multa non gradita. Ce lo spiega un investigatore del Corpo forestale dello Stato, Roberto Broccoli, comandante della stazione di Itri, e specializzato proprio nella lotta agli incendiari. «Pensiamo sia stato qualcuno che, arrabbiato per la contravvenzione, l’ha bruciata buttandola poi tra la vegetazione. Purtroppo non abbiamo trovato i resti ma alcune persone li hanno visti. E le fiamme sono sicuramente partite dalla strada, tutte e due le volte».Già perché il gesto si è ripetuto, provocando due incendi diversi. Insomma la stupidità criminale non è isolata. «Oltre al danno immediato e al costo dello spegnimento – sottolinea Broccoli – pagheremo le conseguenze alle prime piogge intense. Il pendio è molto instabile e dopo l’incendio ancora di più. C’è il rischio che frani tutto finendo proprio sulla strada».Fa paura vedere quel vallone nero e spoglio, ormai ridotto a una pietraia. E tutto per una multa... Vendicativi e stupidi. Che si aggiungono agli incendiari abituali, quelli che bruciano per interesse e che in questa zona non mancano. E contro i quali i Forestali combattono da anni una durissima lotta.