Senato. Renzi passa la prova della sfiducia
MOZIONE FORZA ITALIA, LEGA E COR BOCCIATA
L'Aula del Senato ha bocciato la mozione di sfiducia al governo presentata da Forza Italia, Lega e Conservatori e riformisti con 180 'no' e 93 'sì'. I presenti sono stati 274, votanti 273. Maggioranza: 137.MOZIONE 5 STELLE, 183 NO E 96 SI'Non è passato al Senato la prima mozione di sfiducia al governo, quella presentata dal M5s. I sì si sono fermati a 96 mentre i no sono stati 183. Nessun astenuto. L'aula di palazzo Madama procede ora alla votazione nominale sulla seconda mozione di sfiducia, presentata da Fi e Lega.LA REPLICA DI RENZISì alla giustizia, no alla "barbarie del giustizialismo". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è tornato a parlare di giustizia, nell'aula del Senato, nell'intervento tenuto nella discussione sulle due mozioni presentate dalle opposizioni dopo il caso Tempa rossa che ha portato alle dimissioni del ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi.
"Questo Paese - ha detto Renzi - ha conosciuto figure di giudici eroi che hanno perso la vita ma anche, negli ultimi 25 anni, pagine di autentica barbarie legata al giustizialismo. Un avviso di garanzia è stato per oltre 20 anni una sentenza mediatica definitiva, vite di persone perbene sono state distrutte mentre i delinquenti avevano il loro guadagno nell'atteggiamento demagogico e populista di chi fa di ogni erba un fascio".
Questo non vuol dire che il governo attacca la magistratura, anzi, ha assicurato Renzi, "la vicenda di Potenza per noi non è chiusa: ci auguriamo che i magistrati di Potenza siano messi in condizione velocemente di concludere le indagini. Ce lo auguriamo prima che per gli indagati perchè ci sono 400 persone da domani in cassa integrazione, i dipendenti dell'Eni di Viggiano. I giudici devono parlare con le sentenze e noi li incoraggeremo, ma le sentenze devono arrivare presto perchè vogliamo sapere chi è responsabile, chi è colpevole, chi ruba".
Però per il governo e per il Pd, ha ribadito, "un avviso di garanzia non è mai una condanna". Sulla vicenda Tempa Rossa in particolare, Renzi ha rivendicato l'azione del governo, perchè "cercare di sbloccare l'Italia non è reato". E non solo, ha detto, nell'inchiesta di Potenza "non c'èalcuna ipotesi di corruzione che riguarda questo governo", ma nonc'è stato neppure alcun cedimento alle lobby: "Nella formazione del procedimento parlamentare è evidente che ascoltiamo tutti e poi facciamo noi. Questo significa avere la spina dorsale dritta, questo significa essere politici e politiche, rispondiamo di quel che facciamo, a viso aperto".
A commentare le parole di Renzi contro il giustizialismo è intervenuto anche il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. "Ci sono stati casi gravi di montature scandalistiche e giornalistiche contro persone che hanno ricevuto un avviso di garanzia e poi sono state totalmente scagionate, ma hanno pagato un prezzo altissimo dal punto di vista personale e della vita privata". LE DUE MOZIONI DI SFIDUCIASono due le mozioni di sfiducia al governo Renzi che l'assemblea del Senato ha iniziato a discutere nel pomeriggio. Il primo documento è firmato dal Movimento 5 Stelle, il secondo è sottoscritto invece da Fi, Lega Nord, Cor (Conservatori e riformisti). Entrambi chiedono la sfiducia dell'esecutivo e quella del centrodestra lo impegna anche alle dimissioni. La discussione generale e le dichiarazioni di voto in relazione alle due mozioni saranno comuni, mentre al termine si procederà a due distinte votazioni con chiama nominale dei senatori. Nel loro documento i pentastellati sottolineano i "numerosi provvedimenti rivelatisi a parere dei proponenti non solo idonei a configurare i profili tipici del conflitto di interesse a capo di esponenti governativi, ma funzionali a esigenze delle maggiori lobby economiche del Paese, come quelle bancarie, finanziarie, petrolifere". I riferimenti sono all'inchiesta della Procura di Potenza sugli insediamenti di Tempa Rossa che ha travolto il ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi, ma che tocca anche affari petroliferi, compresa la questione delle concessioni per le trivellazioni in mare, oggetto del referendum di domenica scorsa; e gli intrecci di legami familiari in riferimento alle vicende connesse alla gestione di istituti bancari.
La mozione del centrodestra stigmatizza anche "attività anomalemolto discutibili e operazioni poco trasparenti" dell'esecutivo,il fatto che "decisioni importanti, riguardanti settori vitali del Paese non trovino adeguati spazi di dibattito, in particolare al Senato", come ad esempio avvenuto per il decreto salva-banche. Rileva anche che il "governo Renzi risulti totalmente inadeguato e non convinca per tutta la sua politica economica, per la conduzione della politica estera, per la totale assenza di tematiche risolutive sul Mezzogiorno" e sottolinea che "il peccato originale di questo governo è di moralità politica", riferendosi al premio di maggioranza garantito da una legge elettorale "incostituzionale" e i numerosi "cambi di casacca".
Durissime le critiche anche alla gestione delle politiche sull'immigrazione in particolare nei rapporti con la Ue: c'è una"pessima gestione del fenomeno migratorio", mentre "su qualsiasiconfronto con la Commissione europea pesa il fatto che il governoitaliano è comunque disposto a cedere sempre, "in cambio della non bocciatura di una legge si stabilità tutta in deficit, pur di avere via libera per il suo deficit spending". Le critiche approdano quindi anche alla riforma costituzionale che delinea il ruolo "dell'uomo solo al comando" e che con la riforma della legge elettorale delinea "il momento piùbasso della legittimazione parlamentare nella storia della Repubblica".