Attualità

ORDINE PUBBLICO. Roma, il corteo del «No» tensioni, cariche, bombe carta

sabato 19 ottobre 2013

Momenti di tensione e un paio di episodi di violenza hanno segnato il percorso del corteo - per il resto pacifico - degli antagonisti che nel pomeriggio hanno sfilato per le vie di Roma. I disordini si sono verificati davanti al ministero dell'Economia, dove alcune persone incappucciate hanno lanciato sassi e bombe carta contro i blindati della polizia, e in via Boncompagni, dove una decina di incappucciati ha devastato una filiale Unicredit. Alcuni cassonetti sono stati incendiati. La polizia ha fermato 12 persone.Una bomba carta contenente un proiettile calibro 12 è stata trovata per terra in piazza della Croce Rossa, nei pressi di Porta Pia, vicino alla sede di Trenitalia. L'hanno disinnescata gli artificieri. Se fosse esplosa avrebbe potuto ferire gravemente.Si sono registrati in via XX Settembre, davanti alla sede del dicastero guidato da Saccomanni, i momenti più tesi di una protesta che per il resto si è svolta in maniera pacifica. Il corteo del "no", che riunisce diverse sigle dell'antagonismo - dai No Tav ai No Expo ai No Muos agli antifascisti di Action ai comitati di lotta per la casa e Usb - è partito intorno alle 15.30 da piazza San Giovanni e ha raggiunto Porta Pia tre ore più tardi. La città è rimasta col fiato sospeso, serrande abbassate e massiccio schieramento delle forze dell'ordine. Dagli altoparlanti e dai megafoni si rilanciava il numero dei partecipanti, che secondo gli organizzatori avrebbero superato i 300 mila.Al passaggio che più preoccupava si sono registrati i primi tafferugli: il corteo è passato davanti alla sede dell'associazione di estrema destra Casapound, in via Napoleone III angolo via Merulana, con i carabinieri in assetto antisommossa a fare da filtro e decine di giovani a volto coperto, con caschi e bastoni, a "proteggere" l'edificio.Un mini blitz è avvenuto sul piazzale della Stazione Termini, dove alcuni dimostranti armati di vernice spray gialla hanno scritto vicino alla statua di Giovanni Paolo II: "Produci, consuma, crepa".Ma la protesta ha avuto per bersaglio soprattutto la facciata della sede del ministero dell'Economia, contro la quale sono state lanciate uova e bottiglie. Uno speaker ha annunciato: "Circonderemo il palazzo da tre lati. Sarà assedio". È stato qui che alcune persone incappucciate hanno lanciato sassi e petardi o bombe carta contro i blindati. La polizia li ha caricati e ha fermato 12 persone. A sbarrare l'ingresso del dicastero c'era un cordone di camionette e finanzieri in tenuta antisommossa.Una gragnuola di petardi e bombe carta ha investito anche la facciata del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Proprio qui, a piazza di Porta Pia, al termine della manifestazione sono state allestite decine di tende. Come avevano annunciato, gli antagonisti hanno occupato la strada antistante il ministero, presidiato dagli agenti in assetto antisommossa.La protesta è passata anche attraverso la Rete. L'assalto virtuale di Anonymous ha colpito, oscurandoli, i siti web del ministero dello Sviluppo Economico, del ministero delle Infrastrutture, della Corte dei Conti e della Cassa depositi e prestiti, che a metà pomeriggio risultavano irraggiungibili. Il blitz è stato rivendicato dagli attivisti informatici dalle colonne del loro sito, sotto l'hashtag "sollevazionegenerale".Nella notte i servizi di prevenzione avevano fermato 9 persone, che vanno ad aggiungersi alle 5 fermate ieri. Tra loro alcuni stranieri aderenti a gruppi anarchici e persone arrivate da fuori Roma. Quattro black-bloc francesi sono stati rimpatriati.​​​