Gli elementi indiziari non consentono, nemmeno nel loro insieme, di considerare "provata in qualche modo la colpevolezza" di Amanda Knox di Raffaele Sollecito nell'omicidio della studentessa britannica Meredith Kercher. È quanto si legge nelle motivazioni della sentenza dei giudici della Corte d'assise d'appello di Perugia in cui si precisa che "quello che si rileva ai fini della decisione è soltanto la mancanza di prova di colpevolezza degli attuali imputati". A ottobre i giudici di Perugia hanno assolto la studentessa americana e il suo allora fidanzato, condannati in primo grado rispettivamente a 26 e 25 anni di reclusione."Una volta esclusa la sussistenza della prova di colpevolezza a carico degli attuali imputati non spetta a questa Corte prospettare quale possa essere stato il reale svolgimento della vicenda, né se l'autore del reato sia stato uno o più di uno né se siano state o meno trascurate altre ipotesi investigative", si legge ancora nelle conclusioni del documento.