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LA SCOMPARSA DI UNO STATISTA. A 94 anni è morto Giulio Andreotti Domani i funerali in forma privata

lunedì 6 maggio 2013
​Giulio Andreotti è morto oggi alle 12 e 25 nella sua abitazione romana. Lo hanno reso noto i suoi familiari. Aveva 94 anni.«Sabato è stata l'ultima volta che l'ho comunicato. Non mi sembrava estremamente sofferente, era seduto in poltrona. Di certo, però, non era una persona che si lamentava». Lo ha raccontato don Luigi Veturi, il parroco di Subiaco che, da 16 anni, è nella Chiesa di San Giovanni Battista dei Fiorentini, e che domani celebrerà i funerali. «Prima veniva ogni giorno - dice don Luigi Veturi - ma da quando era stato ricoverato al Gemelli per problemi respiratori veniva saltuariamente la domenica. Ogni sabato, però, gli portavo l'ostia consacrata».Il senatore a vita, sette volte presidente del Consiglio, era nato a Roma il 14 gennaio 1919. Storico leader democristiano, è stato un protagonista della vita politica italiana per tutta la seconda metà del Novecento. Era presidente del Consiglio durante il rapimento di Aldo Moro nel 1978.​Dal 1945 è stato presente nelle assemblee legislative italiane: prima nella Consulta Nazionale all'Assemblea Costituente e poi nel Parlamento italiano del 1948, come deputato fino al 1991 e successivamente come senatore a vita. Otto volte ministro della Difesa, cinque volte ministro degli Esteri, tre volte ministro delle Partecipazioni Statali, ha ricoperto incarichi anche alle Finanze, al Bilancio, al Tesoro. E' stato il più giovane ministro degli Interni a soli 34 anni.I funerali saranno celebrati domani alle 14, alla chiesa di San Giovanni dei Fiorentini. Si tratta della chiesa a due passi dalla casa del sette volte presidente del Consiglio dove Andreotti ogni mattina assisteva alla Messa. Le esequie saranno in forma privata. Anche la camera ardente sarà rivolta ai più vicini alla famiglia, e sarà allestita, oggi, nell'abitazione di corso Vittorio Emanuele. Immediati i commenti e il cordoglio di decine di leader politici di ogni partito. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato alla famiglia Andreotti il seguente messaggio: "Sulla lunga esperienza di vita del Senatore Giulio Andreotti e sull'opera da lui prestata in molteplici forme nel più vasto ambito dell'attività politica, parlamentare e di governo, potranno esprimersi valutazioni approfondite e compiute solo in sede di giudizio storico. A me spetta in questo momento rivolgere l'estremo saluto della Repubblica a una personalità che ne ha attraversato per un cinquantennio l'intera storia, che ha svolto un ruolo di grande rilievo nelle istituzioni e che ha rappresentato con eccezionale continuità l'Italia nelle relazioni internazionali e nella costruzione europea. Esprimo alla gentile consorte signora Livia e a tutti i familiari la mia vicinanza e sentita partecipazione al loro cordoglio, anche nel ricordo dei rapporti di collaborazione istituzionale e personali che intrattenni con lui in diversi periodi della vita nazionale"."Protagonista della democrazia italiana sin dalla nascita della Repubblica dopo i traumi della dittatura e della guerra, ininterrottamente presente nelle istituzioni e nelle assemblee rappresentative, con lui se ne va un attore di primissimo piano di oltre sessant'anni di vita pubblica nazionale. Alla famiglia le sentite condoglianze personali del presidente del Consiglio e del governo tutto". Così, in una nota, il premier Enrico Letta, esprime il cordoglio per la scomparsa di Giulio Andreotti. L'Aula di Montecitorio ha osservato un minuto di silenzio per ricordare il senatore a vita Giulio Andreotti, scomparso oggi all'età di 94 anni. "È stato un protagonista di primo piano della storia italiana", afferma la presidente della Camera, Laura Boldrini, che aggiunge: "A nome mio e dell'assemblea rivolgo le più sentite condoglianze alla famiglia".Andreotti era anche un grande tifoso della Roma. Il Coni ha proclamato un minuto di raccoglimento in tutti gli eventi sportivi di questa settimana per commemorare la figura di Andreotti, che fu anche presidente del comitato organizzatore dei Giochi di Roma '60. Al Foro Italico le bandiere sono già state portate a mezz'asta.​​