Un ragazzo di 20 anni e una ragazza di 19 sono deceduti dopo essere precipitati dal settimo piano di un palazzo di via Michele Novaro 16, in zona Affori a Milano, dove abitava il giovane. La polizia è intervenuta sul posto intorno alle 24.40 perchè i vicini avrebbero sentito delle grida. Giunti nello stabile avrebbero trovati i corpi nel cortile interno. La ragazza, italiana, è morta sul colpo, mentre il 20enne, italiano di origine brasiliana, è stato trasportato all'ospedale San Gerardo di Monza dove è deceduto verso le 7.30 di questa mattina. Gli investigatori e la Scientifica sono ancora sul posto per i rilievi e per cercare di ricostruire la dinamica di quanto è successo. Lui l'ha trascinata giù - ha
raccontato una modella inglese che abita di fronte
all'appartamento da dove sono precipitati i due giovani a Milano
- quando abbiamo sentito il rumore pensavamo fosse un colpo di
pistola ma la polizia lo ha escluso".
"Ho sentito delle urla di aiuto, la voce di una ragazza che
gridava", ha raccontato un'altra condomina del palazzo in via
Novaro.Al bar sotto casa conoscevano di vista il ragazzo e ricordano bene
che alcuni mesi fa aveva tentato di togliersi la vita buttandosi
dal terrazzo della propria abitazione. "Era rimasto lì in piedi
per un'ora - racconta un residente - poi un vigile lo
aveva distratto e un altro lo ha afferrato con coraggio". Ancora tutte aperte le ipotesi della polizia sul caso dei due giovani morti precipitando da un palazzo a Milano: duplice suicidio o omicidio-suicidio oppure suicidio di lui e caduta accidentale di lei nel tentativo diimpedirglielo. Difficile infatti poter discriminare, sottolineano in Questura, tra una caduta accidentale o un trascinamento volontario in assenza di testimoni diretti. Anche se alcuni testimoni, la cui attendibilità deve ancora essere vagliata, parlano di gesto volontario del giovane nel trascinare con se la fidanzata. Di certo a dare l'allarme è stata la ragazza, che avrebbe chiamato chiedendo aiuto per il fidanzato che si voleva buttare di sotto.