Attualità

POLITICA IN LUTTO. Addio a Eletta Martini: da staffetta partigiana a madre del volontariato

Andrea Fagioli giovedì 29 dicembre 2011
Maria Eletta Martini, la 'madre' del volontariato italiano, è morta ieri mattina alle 7 nella casa natale a Lucca. Aveva 89 anni, essendo nata il 24 luglio 1922. Staffetta partigiana nella seconda guerra mondiale, a lungo parlamentare Dc, aveva fondato nel 1984, insieme a Giuseppe Bicocchi, il Centro nazionale per il volontariato di cui è stata presidente fino al 2008 e presidente onorario dal 2009. Suo padre, Ferdinando Martini, fu il primo sindaco di Lucca e senatore. Maria Eletta, insieme alle sorelle, raccontò la sua storia perché i nipoti 'sapessero'. Un racconto pieno di fatti e sentimenti che nel 2003, a cinquant’anni dalla morte, prese forma nel libro edito dalla Maria Pacini Fazzi con il titolo di Nonno Nando . La stessa casa editrice, nel 1997, ha stampato anche l’ultimo libro della Martini, Anche in politica cristiani esigenti, che ritrae in copertina una giovanissima Maria Eletta durante una comizio tenuto a Camaiore nell’aprile 1948. Lei stessa era solita ricordare alle persone più care episodi della sua giovinezza: i lunghi trasferimenti a piedi per raggiungere la scuola in cui aveva insegnato, giovanissima, dopo il diploma ottenuto al liceo classico Machiavelli di Lucca e quella laurea in lettere conseguita all’Università di Pisa; ma anche la guerra e il suo impegno partigiano fino alla politica, alle lunghe discussioni con Aldo Moro di fronte a un caffè. «Con Maria Eletta Martini se ne va un pezzo della nostra storia - commenta il suo successore alla presidenza del Cnv, l’ex ministro alla protezione civile Giuseppe Zamberletti - .Maria Eletta era una donna estremamente sensibile ai temi del volontariato. La sua storia è stata segnata dalla forte passione civile e sociale. Già organizzando i primi convegni nazionali aveva voluto fare di Lucca la capitale del volontariato italiano. Ma non è tutto. Perché se consideriamo le sue radici valoriali, possiamo riconoscere nel volontariato il centro e l’origine della sua cultura, che non ha trascurato neppure nelle sue attività parlamentari. Al volontariato si è sempre dedicata con grande impegno. Ed è grazie alla sua attenzione che si deve la nascita non solo del Cnv, ma anche di grandi progetti». Per dieci anni, dal 1991 (anno della legge sul volontariato), la Martini aveva anche fatto parte dell’Osservatorio nazionale per il volontariato su nomina del presidente del Consiglio dei ministri. «Esemplare è il suo impegno per il bene comune», afferma il vicepresidente vicario del Centro nazionale per il volontariato, Maria Pia Bertolucci, che ricorda inoltre l’ultimo atto concreto compiuto dalla Martini: cioè la firma per la costituzione della Fondazione volontariato e partecipazione di cui il Cnv è il primo socio fondatore. «Questo - a giudizio della Bertolucci - testimonia come le sue ultime preoccupazioni siano sempre state per il volontariato, per la partecipazione e per l’impegno e la passione civile». La firma dell’atto costitutivo avvenne il 17 novembre 2008 nella casa lucchese dalla quale Maria Eletta Martini ormai non si muoveva più. La sua ultima apparizione pubblica risaliva infatti al marzo 2007 e sempre per un’iniziativa legata al volontariato: la Conferenza regionale che il Cnv aveva organizzato in collaborazione con la Regione Toscana. Il funerale di Maria Eletta Martini, questo pomeriggio alle 15 nella chiesa di San Marco, sarà presieduto dall’arcivescovo di Lucca, monsignor Italo Castellani, mentre la commemorazione sarà affidata a monsignor Pietro Gianneschi.