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Il lutto. Addio alla scrittrice Mimmi Cassola: allieva di don Giussani, tradusse Peguy

Redazione giovedì 29 agosto 2024

Don Giussani con i suoi studenti

Molti romanzi, come “Il Giorno e l’ora” e una discendenza illustre, in quanto nipote di Carlo Cassola. Ma Mimmi Cassola, scrittrice nata nel 1940 in Toscana e trasferitasi poi a Milano, scomparsa oggi a Firenze, lascia un segno anche per un’opera giovanile che pochi conoscono e che ricorda il suo amico Stefano Giuliani: «Era molto legata a don Luigi Giussani, che era il suo insegnante di religione al Berchet. Un giorno, il Gius la sfidò a tradurre un autore francese che lui amava molto. Mimmi si impegnò talmente a fondo che se oggi in Italia è diffusa la conoscenza e la lettura di Charles Peguy lo dobbiamo al lavoro di quella studentessa di 16 anni che, spronata dal suo professore, lo “portò” nel nostro Paese».

Aveva la vena della scrutar dei Cassola, Mimmi, ma anche della persona che riesce a indagare nel dolore proprio e altrui. Il suo “Non essere o essere” edito da Pagina, altro testo poco noto, affronta il dramma della depressione con pagine di grande profondità in cui, come dice Giuliani «riescono a unire dolore e speranza».

Laureata in lettere moderne, pubblicò il suo primo libro a 33 anni. Su Facebook qualche anno fa ha scritto: «Sono cattolica praticante, figlia di Don Giussani. Ho appena compiuto 70 anni ma non me li sento! Sono un po' bloccata in casa, sempre in Toscana, tra Firenze, Volterra e Baratti. Mi piace fotografare: ho più di 1200 foto in PANORA-MIO, un programma in Internet; anche lì ho tanti amici. Sono scrittrice (17 libri pubblicati dalla Jaca Book) in disuso, e pittrice (in disuso causa artrosi alle mani), ma ringrazio Dio per quello che mi ha dato prima di mettermi in disuso».