Formula 1. Monza, l'Autodromo si rifà il look: sarà più veloce (e più accessibile)
Il Gran Premio all'Autodromo di Monza
I primi metri del vecchio asfalto dell’Autodromo di Monza poco dopo le 10,30, sono finiti su di un Tir. Segnando l'inizio di un intervento che vale 27 milioni e che dovrà essere concluso entro 140 giorni per permettere a luglio il sopralluogo della Fia che dovrà dare l'omologazione in vista del Gran Premio d'Italia. Il progetto prevede un migliorante della sicurezza della pista con aumento delle prestazioni, e un miglioere rapporto con l'ambiente. Con il nuovo percorso verranno sistemati i tre vecchi sottopassi per garantire la sicurezza del pubblico e ne verrà realizzato uno nuovo. Alla fine da smaltire saranno 80 mila mq di pista, 100 mila metri cubi di scavi.
Il presidente Angelo Sticchi Damiani si è soffermato su questa prima tranche di lavori per 21 milioni di euro, ma ha ricordato l’importanza nel breve di realizzare anche la copertura dei box, la costruzione di nuove tribune mobili, per far sempre più attuale il Gp di F1 a Monza che lo scorso anno ha richiamato in Brianza oltre 304 mila spettatori, il 57% proveniente dall’estero. Del rispetto dei tempi ha parlato il sindaco di Monza Paolo Pilotto, senza dimenticare che in una visione complessiva, con l’Autodromo la città ha il compito di tutelare il parco, la Villa Reale, i circa 50 beni custoditi in quest’area.
Il presidente della Regione Attilio Fontana ha parlato di un autodromo che rappresenta l’Italia, la tradizione. Nel rispetto delle esigenze della modernità come chiede la F1, oggi inizia una nuova stagione. Nel suo intervento il ministro Salvini ha ricordato le opere che vedono il suo ministero presente in Regione, dalle MM, alla Pedemontana. Ha ricordato l’impegno di Maroni per far decollare la Lombardia. «Con questi lavori ha ha inizio un percorso che nel rispetto dell’ambiente – ha assicurato - premi chi meglio lavora, chi sa di dover far progredire il paese. È inimmaginabile che scelte ideologiche possano far pensare a Monza senza la F1».