Attualità

IL CASO. Mohamed avrà il permesso di soggiorno

da Milano Nello Scavo venerdì 21 agosto 2009
«La questura ci ha convocato per martedì prossimo, quando finalmente ci consegneranno il permesso di soggiorno». A spiegarlo è Roberto Falessi, l’avvocato di Mohamed Haida, il giovane marocchino che la settimana scorsa ha salvato dal suicidio un suo vicino di casa. «I funzionari ci hanno spiegato che a seguito della intervenuta riabilitazione da parte del Tribunale di sorveglianza, non ci sono più ostacoli alla regolarizzazione di Mohamed». Il ragazzo ha accolto con una esplosione di gioia la notizia e ha ringraziato Avvenire per aver seguito da vicino la sua vicenda. «Ora potrò continuare a lavorare in Italia, non dovrò più aver paura a camminare per strada senza documenti». In favore del 23enne si erano espressi esponenti politici, associazioni e soprattutto i vicini di casa che hanno sottoscritto una petizione.La lettera del figlio dell'uomo salvato da Mohamed: «Gli siamo infinitamente grati». "Sono il figlio del signor Protti Cesare, mi chiamo Protti Umberto e ho 23 anni e parlo sia a nome mio che quello di mia madre Olga Gonzalez. Vorremmo fare qualcosa in prima persona per il ragazzo che ha salvato la vita a mio padre". Così in una lettera inviata ad Avvenire (che sarà pubblicata sul giornale domani) e all'associazione Sos Racket, prendono posizione i familiari del 55enne che nei giorni scorsi ha tentato il suicidio ed è stato salvato da Mohamed Haida, il giovane marocchino che fino a poche ore fa era a rischio espulsione perché senza permesso di soggiorno. "Gli saremo riconoscenti a vita per il gesto che ha fatto poche persone avrebbero fatto un gesto simile". "Si parla sempre di razzismo - scrive il figlio Umberto -, di mandare a casa gli immigrati regolari e non, ma sfidiamo chiunque davanti ad un'esperienza simile a rimanere zitti. Vogliamo fare qualcosa in prima persona, perché solo noi diretti interessati di questa vicenda, possiamo spingere ancora di piu affinché le autorità competenti prendano in mano questo caso e lo esaminino e fare in modo che questo ragazzo rimanga qui nel nostro paese". "Ho passato veramente - prosegue - dei giorni che non auguro a nessuno, ricevere la chiamata di mia madre nella quale mi viene detto che mio padre era entrato in coma dopo che lo avevano trovato impiccato al balcone di casa è stata una cosa davvero shockante. E se ora papà è fuori pericolo, anche se i medici inizialmente non ci avevano dato molte chance, lo dobbiamo solo ad una persona coraggiosa che non si è fatto remore di nessun tipo e senza pensarci due volte si è arrampicato sull'impalcatura e ha tagliato la corda mettendo a rischio la sua vita. Mi chiedo veramente ora come si può rimanere zitti, come si può rimanere immobili. facciamo davvero qualcosa per questo ragazzo e rendiamogli il giusto onore".