Attualità

I dati. In aumento i reati contro i minori in Italia

giovedì 9 ottobre 2014
Aumentano in Italia i bambini vittime di reato. In 10 anni il numero dei piccoli che hanno subito abusi e maltrattamenti è cresciuto del 56%, passando da 3.311 nel 2004 a 5.162 nel 2013. E a fare le spese di questa spirale di violenza sono soprattutto le bambine, che sono il 61% delle vittime. L'allarme contro "un paese che cambia in peggio" è stato lanciato oggi da Terre des Hommes, che, in occasione della Giornata internazionale delle Bambine, ha presentato il dossier "InDifesa". In 10 anni sono aumentati in particolari modo i minori maltrattati in famiglia (+87%; da 751 a 1.408), i bambini abbandonati (+94%; da 234 a 454) e le violenze sessuali aggravate (+42%; da 262 a 373). Quadruplicate (+411%) inoltre le vittime di reati di pedopornografia e quasi triplicate (+285) quelle di detenzione di materiale pornografico: l'80% sono bambine. Per Terre des hommes "è urgente un cambio di rotta". E il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ha sottolineato che la tutela dei bambini deve essere posta "al centro dell'azione di qualunque governo": "le società democratiche, che comunque sono luogo di forti discriminazioni, devono farsi promotrici della costruzione di questo nuovo paradigma culturale a livello internazionale". Dal dossier, che analizza dati Interforze e altri dati relativi alla condizione delle bambine in Italia e nel mondo, emerge che nel nostro paese il 33% delle donne ha subito almeno una forma di violenza da bambina, l'11% abusi sessuali. Una violenza di genere che, ha ribadito il Presidente del Senato, "non ci stancheremo mai di denunciare all'interno della nostra società 'avanzatà". Ma che gli adolescenti non riescono sempre a percepire nella sua gravità. Secondo un sondaggio realizzato dalla ong in collaborazione con la Community Scuolazoo, il 45,4% dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni è convinto che la violenza domestica sulle donne non sia un fenomeno molto frequente, ma che riguardi per lo più casi isolati. Inoltre, per quasi 4 ragazzi su 10, la violenza è un fatto "interno alla coppia" in cui nessun altro dovrebbe intromettersi e la gelosia come motivo di una 'punizione fisicà è giustificata da più del 20%. "È il momento di agire senza tergiversare" e "creare politiche coese", ha puntualizzato la deputata Giovanna Martelli (Pd), nominata dal premier Matteo Renzi consigliere in materia di Pari opportunità. "È un fatto grave che i dati sui minori vittime di reato peggiorino, questo vuol dire che le politiche messe in atto in questi anni non sono efficaci", ha aggiunto il Garante nazionale per l'Infanzia e l'Adolescenza, Vincenzo Spadafora. Nel mondo il panorama delle violazioni dei diritti fondamentali delle bambine, ha concluso Terre des Hommes, "è ancora desolante". 515 milioni vivono in povertà, 100 milioni non sono mai nate a causa degli aborti selettivi, 68 milioni lavorano, 14 milioni sono state obbligate a sposarsi. Per "liberare le bambine e farle tornare a una vita fatta di scuola, amici e giochi" la ong ha lanciato oggi la campagna "InDifesa" 2014 a cui è possibile contribuire con un sms solidale o una telefonata al numero 45596 fino al 31 ottobre. In contemporanea Maud Chifamba, studentessa, tra le 5 giovani più influenti dell'Africa secondo Forbes, ha lanciato una petizione su change.org per chiedere al Segretario delle Nazioni Unite "di portare davanti ai governi di tutto il mondo le istanze troppo spesso dimenticate delle ragazze".