Come previsto il governo ha posto la fiducia sul decreto legge Milleproroghe nell'Aula della Camera. Lo ha annunciato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi nel tardo pomeriggio. La fiducia posta è relativa al testo della commissione.
In precedenza era arrivato il via libera dell'Aula della Camera, con
228 sì e 118 no, alla richiesta del Pd di chiusura anticipata
della discussione generale sul complesso degli emendamenti al dl
milleproroghe.
L'Aula della Camera ha approvato lo stop
alla discussione sul complesso degli emendamenti al dl
milleproroghe chiesto dal Pd, ma M5S si è mostrato deciso a proseguire con l'ostruzionismo, spostando in avanti l'apposizione della fiducia
da parte del governo: sfruttando una garanzia offerta dal
regolamento i deputati a cinque stelle esplicano una parte dei
loro emendamenti. I deputati a Cinque Stelle ieri sera avevano chiesto e ottenuto di votare il rinvio a a oggi dell'esame del decreto legge. Mediazione sugli sfratti, proroga del
vecchio forfait dei minimi, rateazione 'bis' dei debiti con il
fisco, ma anche una serie di micromisure tagliate sulle esigenze
di specifici territori, dall'Emilia all'Aquila ai 519
collaboratori scolastici di Palermo, passando per i criticati
sconti sulle sanzioni 'salva-Laziò e 'salva-Venezia'. Sono alcuni dei punti contenuti netl testo 'chiusi' sul quale il governo porrà la fiducia per
spedirlo al più presto al Senato, dove è atteso per la seconda
lettura, blindata, prima della scadenza del 3 marzo. In particolare, sugli sfatti, arriva una mini proroga di 4 mesi soltanto per alcune categorie di famiglie.