Trasparenza. Milano-Cortina 2026, consultabili online tutti i subappalti dei cantieri
È alla guida della Società Infrastrutture Milano Cortina (Simico) sin dalla sua costituzione, è stata confermata alla presidenza anche dopo il cambio nell’assetto di governo voluto dall’esecutivo Meloni, ha sin qui lavorato in silenzio e nell’ombra. Nell’estate in cui diverse associazioni, capitanate da Libera, hanno chiesto a gran voce una maggiore trasparenza sulle opere legate ai Giochi invernali 2026, la presidente di Simico Veronica Vecchi rompe il silenzio e annuncia in anteprima ad Avvenire l’avvio entro fine mese della piattaforma on line Open Milano Cortina, un collettore organico di informazioni già esistenti e pubbliche, ma non raccolte a sistema.
Professoressa Vecchi, da 20 anni si occupa di Public Management in Bocconi, come mai ha accettato l’incarico di essere guida di Simico?
«Quando ho ricevuto il mandato di presidente della società l’ho immaginato con due finalità. Una tangibile di realizzazione degli impianti, l’altra intangibile relativa alla realizzazione di buone pratiche in materia di appalti, in un mondo dove a volte per l’eccesso di formalismi si faticano a introdurre elementi di innovazione».
La sua figura non è stata interessata dai ritocchi alla governance intervenuti quest’anno. Un cambiamento necessario?
«Si stava entrando in una nuova fase. In quella iniziale, di start up, il Governo aveva deciso di creare un veicolo per fare 3,5 miliardi di investimenti, si trattava quindi di stendere il piano delle opere e assicurare il rispetto di tutte le procedure formali. Nella seconda fase, l’attuale, c’è stata invece una spinta sull’apertura dei cantieri e di conseguenza nel Cda sono state inserite figure più adatte a questo scopo».
Quanti cantieri sono al momento in corso di svolgimento?
«Le opere complessive sono un centinaio, considerando sia quelle di cui Simico è responsabile dell’attuazione sia quelle realizzate dalle amministrazioni territoriali o da altri enti e per le quali noi curiamo solo il monitoraggio. L’investimento complessivo è rimasto immutato rispetto all’inizio, giacché l’ammontare totale della spesa pubblica è di 3,4 miliardi di euro. Per tutti questi cantieri abbiamo approntato un piano di sostenibilità che contempla aspetti ambientali, sociali e di governance».
Quali sono i cinque più importanti?
«Citerei i due di Cortina, relativi all’impianto del bob e al palazzetto dello sport, e i tre di Livigno, ossia l’impianto di risalita del Mottolino e il relativo parcheggio, lo snowpark e l’area per gobbe, salti e halfpipe».
Su tutti i progetti le associazioni hanno chiesto una maggiore trasparenza. Voi cosa rispondete?
«Riprendiamo la sollecitazione e vi annuncio che entro la fine di settembre sarà on line sul nostro sito Internet una sezione interattiva che per ogni cantiere in essere fornirà una serie di informazioni dettagliate. Voglio precisare che questi dati sono già presenti sul portale della trasparenza del medesimo sito Internet. Riteniamo però che l’accesso a queste informazioni debba essere semplice e immediato e perciò stiamo allestendo una modalità più facile di fruizione».
Quali informazioni raccoglierete nella nuova sezione?
«Per ogni cantiere ci sarà un foglio di dettaglio contenente i nomi delle imprese coinvolte e dei responsabili delle procedure, la presenza o meno di eventuali subappalti, lo svolgimento o meno della valutazione d’impatto, l’ammontare complessivo della spesa e lo stato di avanzamento dei lavori, un cronoprogramma dettagliato con data di aggiudicazione, di inizio e fine del cantiere».
Quello dei subappalti è un tema chiave nella richiesta delle associazioni.
«È la fase in cui si possono inscenare situazioni critiche. Per questa ragione forniremo l’elenco di tutti i subappaltatori con le date delle relative autorizzazioni. Ho voluto precisare però alle associazioni, durante i nostri colloqui, che la piattaforma rappresenta soltanto un aiuto, non possiamo andare oltre».
La sezione sarà ben evidenziata sul portale?
«Sì, nella home page del sito di Simico ci sarà il rimando a quella che abbiamo definito Open Milano-Cortina»
Quale sarà il passo successivo?
«Lavoreremo per rendere disponibili in futuro anche le informazioni di carattere ambientale come per esempio le emissioni di anidride carbonica inerenti a ciascun cantiere».
E l’obiettivo conclusivo del suo mandato?
«Mi piacerebbe raggiungere lo scopo che mi ero prefissata in sede di accettazione dell’incarico, ossia lavorare per creare delle buone pratiche da lasciare in eredità a chi dopo di noi dovrà occuparsi di queste tematiche».