Attualità

CRONACA. Milano, alcol vietato agli under 16

sabato 18 luglio 2009
Da lunedì, gli under 16 milanesi non po­tranno più far uso di bevande alcoliche. È arri­vato infatti il divieto, puni­to con una sanzione di 450 euro, al consumo di alcoli­ci per i minori di questa età. Multa che diventerà di 500 euro se non sarà pagata en­tro i primi cinque giorni. Il sindaco Letizia Moratti ha firmato un’ordinanza che colpisce non soltanto gli e­sercenti compiacenti, ma gli stessi ragazzini colti a consumare alcolici o a pas­sarli agli amici. Il provvedi­mento, che entrerà in vigo­re da lunedì per un periodo sperimentale di quattro mesi, parla chiaro: il divie­to riguarda la vendita, la somministrazione, il con­sumo, la detenzione e an­che la cessione gratuita. Milano è la prima città ita­liana a sanzio­nare il consu­mo e la deten­zione; finora si era arrivati a multare solo la somministra­zione e, come nel caso del co­mune di Monza, la vendita di alcolici agli under 16. Per il sindaco Moratti, il principale obiettivo del di­vieto è tutelare la salute dei giovanissimi, visto che in città sta assumendo di­mensioni preoccupanti il fenomeno di ragazzi anco­ra in tenera età che bevono con il solo scopo di ubria­carsi. « In Italia - ha aggiun­to il sindaco - i minori che bevono sono oltre 750mila. A Milano, il 34% dei ragaz­zi di 11 anni ha già avuto pro­blemi di alco­lici » . A controllare il rispetto delle nuove regole saranno tutte le forze del­l’ordine. Il provvedimento sarà applicato in prevalen­za nei quartieri della movi­da e, soprattutto in questo periodo estivo, nei parchi. Per come è stato formula­to, il divieto non colpirà però il ragazzino che esce dal supermercato o dal ne­gozio di generi alimentari con una bottiglia di alcoli­ci nella busta della spesa. « Mi impegnerò in prima persona - ha assicurato l’assessore alla Salute, Giampaolo Landi di Chia­venna - a coinvolgere i commercianti per stilare un codice di autodiscipli­na con cui si impegnino co­munque a non vendere al­colici ai minori di 16 anni » . Già nelle settimane scorse l’Unione del Commercio a­veva dato l’assenso al nuo­vo divieto.