Migranti. Soccorsi a rischio, in salvo prima del ribaltamento
Soccorsi in mare a rischio per il maltempo e il mare mosso, e nuove misure anti-migranti a Ventimiglia. La Open Arms ha soccorso un'imbarcazione in legno, senza motore e alla deriva, nella quale viaggiavano 24 persone, tra cui 6 donne, 9 minori non accompagnati e un bimbo di 3 anni provenienti da Eritrea e Etiopia. Erano partiti dalla Libia cinque giorni fa e viaggiavano alla deriva. "Poco prima che arrivassero i nostri gommoni - informa la Ong spagnola - cinque persone sono finite in acqua. Ora sono tutti in salvo a bordo della nostra nave". Intanto, prosegue Open Arms, "abbiamo ricevuto l'avviso di altre due imbarcazioni in difficoltà con oltre 100 persone in pericolo. Abbiamo allertato le autorità e ci dirigiamo verso la posizione indicata, è importante arrivare in tempo".
Nel frattempo alla nave Ong è stato assegnato il porto di Civitavecchia. "Mentre ci dirigevamo verso la posizione, le autorità italiane ci hanno comunicato che sarebbe intervenuta una motovedetta libica e di non procedere al soccorso. Non abbiamo potuto fare altro che osservare il fumo lasciato da una delle barche vuote in fiamme. La nostra nave si dirige ora verso il porto di Civitavecchia, dove le 24 persone soccorse potranno sbarcare. Dopo 5 giorni alla deriva, dovranno affrontare altri 3 giorni di navigazione" fa sapere la ong spagnola.
Il mare mosso frena gli sbarchi
Il mare agitato continua a frenare gli sbarchi di migranti a Lampedusa. In 45, fra cui 9 donne e un minore, sono approdati a bordo di un barchino di sei metri partito, secondo quanto riferito ai soccorritori, da Sfax, in Tunisia. A soccorrerlo una motovedetta della Capitaneria di porto. I migranti hanno dichiarato di essere originari di Camerun, Costa d'Avorio, Guinea, Mali, Sierra Leone e Sud Sudan. Sono stati portati all'hotspot dove gli ospiti sono 488, ampiamente al di sotto della capienza massima fissata in 680. Su disposizione della prefettura di Agrigento, 180 migranti saranno scortati dalla polizia all'aeroporto da dove, con un volo Oim, verranno trasferiti a Bergamo.
Ventimiglia, reti e guardie per bloccare i migranti
Anche i controlli al cimitero e ai giardini pubblici sono organizzati per evitare accampamenti o tendopoli. Al cimitero i vigilantes operano tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 e la decisione è stata adottata dopo che i cittadini avevano segnalato la presenza dei migranti accampati davanti al cimitero che usavano bagni e fontanelle. Assembramenti che avevano portato anche a "contrasti all'interno del cimitero con una percezione di pericolo da parte dei visitatori", spiega il Comune.