Attualità

Migranti. Soccorsi a rischio, in salvo prima del ribaltamento

Daniela Fassini mercoledì 2 agosto 2023

Soccorsi in mare a rischio per il maltempo e il mare mosso, e nuove misure anti-migranti a Ventimiglia. La Open Arms ha soccorso un'imbarcazione in legno, senza motore e alla deriva, nella quale viaggiavano 24 persone, tra cui 6 donne, 9 minori non accompagnati e un bimbo di 3 anni provenienti da Eritrea e Etiopia. Erano partiti dalla Libia cinque giorni fa e viaggiavano alla deriva. "Poco prima che arrivassero i nostri gommoni - informa la Ong spagnola - cinque persone sono finite in acqua. Ora sono tutti in salvo a bordo della nostra nave". Intanto, prosegue Open Arms, "abbiamo ricevuto l'avviso di altre due imbarcazioni in difficoltà con oltre 100 persone in pericolo. Abbiamo allertato le autorità e ci dirigiamo verso la posizione indicata, è importante arrivare in tempo".

Nel frattempo alla nave Ong è stato assegnato il porto di Civitavecchia. "Mentre ci dirigevamo verso la posizione, le autorità italiane ci hanno comunicato che sarebbe intervenuta una motovedetta libica e di non procedere al soccorso. Non abbiamo potuto fare altro che osservare il fumo lasciato da una delle barche vuote in fiamme. La nostra nave si dirige ora verso il porto di Civitavecchia, dove le 24 persone soccorse potranno sbarcare. Dopo 5 giorni alla deriva, dovranno affrontare altri 3 giorni di navigazione" fa sapere la ong spagnola.

Il mare mosso frena gli sbarchi

Il mare agitato continua a frenare gli sbarchi di migranti a Lampedusa. In 45, fra cui 9 donne e un minore, sono approdati a bordo di un barchino di sei metri partito, secondo quanto riferito ai soccorritori, da Sfax, in Tunisia. A soccorrerlo una motovedetta della Capitaneria di porto. I migranti hanno dichiarato di essere originari di Camerun, Costa d'Avorio, Guinea, Mali, Sierra Leone e Sud Sudan. Sono stati portati all'hotspot dove gli ospiti sono 488, ampiamente al di sotto della capienza massima fissata in 680. Su disposizione della prefettura di Agrigento, 180 migranti saranno scortati dalla polizia all'aeroporto da dove, con un volo Oim, verranno trasferiti a Bergamo.

Ventimiglia, reti e guardie per bloccare i migranti

Dopo i vigilantes al cimitero arrivano le recinzioni sul greto del fiume. Ventimiglia argina così l'arrivo dei migranti sul greto del fiume Roya. "La decisione di chiudere l'accesso nasce per impedire la creazione di nuovi bivacchi, ma anche per motivi di sicurezza - afferma il sindaco leghista Flavio Di Muro - In caso di piogge c'è il rischio di un innalzamento improvviso del livello del fiume mentre nei giorni di secca come questi, si sono verificati degli incendi". Il sindaco pochi giorni fa aveva deciso di impiegare guardie giurate al cimitero di Roverino sempre per impedire i bivacchi di migranti. La recinzione lungo il Roya riguarda gli accessi al fiume di fronte alle case, dove i cittadini hanno più volte segnalato il via vai di migranti. "Vogliamo impedire il formarsi di situazioni di illegalità diffusa e la creazione di nuove tendopoli", aggiunge di Muro.
Anche i controlli al cimitero e ai giardini pubblici sono organizzati per evitare accampamenti o tendopoli. Al cimitero i vigilantes operano tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 e la decisione è stata adottata dopo che i cittadini avevano segnalato la presenza dei migranti accampati davanti al cimitero che usavano bagni e fontanelle. Assembramenti che avevano portato anche a "contrasti all'interno del cimitero con una percezione di pericolo da parte dei visitatori", spiega il Comune.