Migranti. Ancora sbarchi fantasma in Sicilia. In Turchia annegate tre profughe
Mentre non si fermano gli sbarchi fantasma in Italia, ugualmente non danno tregua le partenze di profughi dalla Turchia e migranti dalla Tunisia. Due donne profughe sono morte al largo delle coste della Turchia dopo che l'imbarcazione sulla quale viaggiavano si è ribaltata. Lo riferisce la guardia costiera turca, aggiungendo che altri 16 migranti, fra cui otto bambini, sono stati soccorsi. La guardia costiera spiega di essere intervenuta dopo essere stata avvertita intorno all'una di notte della presenza di migranti in
situazione irregolare al largo di Bodrum, nel sudovest della Turchia. Quindici delle persone soccorse sono originarie dell'Iraq, mentre la sedicesima della Siria. Secondo le testimonianze dei migranti, a bordo si trovavano 19 persone, dunque le ricerche proseguono per cercare una donna che manca all'appello. L'agenzia di stampa di Stato turca Anadolu riporta che l'imbarcazione si
dirigeva verso la Grecia.
Intanto La nave Aquarius torna a far rotta verso le acque libiche. Lo rende noto l'Ong "Sos Méditerranée". "La sosta tecnica nel porto di Marsiglia è terminata e la Aquarius torna nelle acque internazionali", annuncia l'organizzazione. Sempre su Twitter, Medici Senza Frontiere -che partecipa alla issione- spiega che la nave entro domani arriverà e nella zona di soccorso nel Mediterraneo centrale. A questo proposito, il ministro matteo Salvini ha ribadito che Aquarius non verrà ammessa nei porti italiani. Dove però proseguono gli sbarchi fantasma. Una piccola imbarcazione con a bordo alcuni migranti è approdata all'alba sulla spiaggia di Siculiana, a pochi metri dalla riserva naturale di Torre Salsa, nell'agrigentino. La barca è stata avvistata e fotografata dall'associazione Mareamico di Agrigento, prima che sul posto arrivassero i carabinieri. Dovrebbero essere meno di 10 i migranti - verosimilmente tunisini -, viste le ridotte dimensioni dell'imbarcazione, appena 5 metri, e del numero dei vestiti bagnati trovati sull'arenile. I carabinieri stanno setacciando l'intera zona alla ricerca degli stranieri. Difficile ipotizzare che l'imbarcazione, molto mal ridotta, sia giunta direttamente dalla Tunisia. Sembra più probabile che possa essere stata sganciata da una nave quasi sotto costa. Sempre questa mattina si è appreso che unità della Guardia costiera tunisina hanno fermato nella notte tra sabato e domenica scorsi 34 giovani a bordo di un'imbarcazione partita da una spiaggia del governatorato di Nabeul per raggiungere illegalmente le coste italiane. Lo ha reso noto una fonte di polizia all'agenzia tunisina Tap, precisando che i fermati, tutti di Tunisi, sono stati trasferiti alla Brigata marittima della Guardia nazionale per la denuncia all'autorità giudiziaria. In un altra operazione la Guardia nazionale ha arrestato ad Enfidha (Sousse) 15 cittadini tunisini in procinto di imbarcarsi illegalmente per raggiungere le coste italiane. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno in un comunicato precisando che i fermati, tra i quali tre con precedenti penali per reati comuni, sono stati intercettati, a bordo di tre veicoli, mentre stavano raggiungendo il punto di partenza. Una somma in dinari tunisini e in valuta straniera è stata sequestrata ai fermati, i quali hanno ammesso che era loro intenzione raggiungere clandestinamente le coste italiane.