Lampedusa. Naufraghi soccorsi da Louise Michel a terra, ma altre due navi Ong in attesa
Restano difficili le condizioni anche le condizioni all'interno dell'hotspot di Lampedusa. Nella struttura di contrada Imbriacola ci sono 1.068 ospiti a fronte di una capienza di 350 posti. Gli ultimi ad arrivare sono stati i 33 naufraghi che, durante la notte, sono stati fatti approdare al porto commerciale di Lampedusa, dalla motonave Louise Michel battente bandiera tedesca.
Il natante era stato autorizzato all'attracco dalle autorità italiane. Il gruppo di naufraghi, secondo quanto riferito dagli stessi testimoni, era partito alle 10 del 6 dicembre da Sabratha, in Libia.
Per un porto sicuro concesso alla imbarcazione voluta e finanziata dall'artista britannico Banksy, che va ricordato ha bandiera tedesca, altre navi umanitarie restano in attesa di un porto sicuro: si tratta dell'Humanity 1 che pure ha bandiera tedesca e della Geo Barents con bandiera norvegese. "Ci sono tanti bambini, anche di 10 e 12 anni, che viaggiano completamente soli. Ci auguriamo che la loro esperienza in mare si concluda il prima possibile", spiegano da Medici senza frontiere.
Sulla Geo Barents restano 249 naufraghi - soccorsi tra il 4 e il 6 dicembre scorsi in tre diverse operazioni - dopo l’evacuazione medica di una donna al nono mese di gravidanza, condotta in elicottero a Malta, e quella di Fatima, del piccolo Alì dato alla luce sulla nave dopo 7 ore di travaglio e dei suoi tre fratellini di 2, 8 e 11 anni, portati a Lampedusa da una motovedetta della Guardia costiera e successivamente trasferiti a Palermo. La nave di Msf è in area Sar maltese.
Ansa
Si trova, invece, di fronte alle coste siracusane l’Humanity1 con 261 naufraghi. Ed è proprio questa posizione della Humanity 1 che potrebbe aprire un nuovo fronte di scontro con il governo italiano che dopo lo scontro diplomatico con la Francia sul caso della nave umanitaria Ocean Viking non ha ancora ottenuto una mediazione sulla gestione dei flussi di persone nel Mediterraneo.