Migranti. Almeno 17 morti in un naufragio al largo della Tunisia
Un'imbarcazione di migranti nel Mediterraneo: da inizio anno sono già 215 i morti accertati
La strage dei migranti nel Mediterraneo prosegue, nel generale silenzio dei media. Sono 17 le vittime accertate del naufragio avvenuto ieri al largo delle coste tunisine. Erano in gran parte siriani imbarcatisi per raggiungere l'Italia.
Dalla protezione civile tunisina, citata dall'agenzia Reuters, fanno sapere che la Guardia costiera ha trovato 12 corpi in mare venerdì, al largo della costa di Nabeul, e altri 5 questa mattina, sabato. Le ricerche proseguono.
Il 12 marzo, una barca che trasportava 25 migranti si è capovolta vicino alla costa libica di Tobruk. Le autorità hanno soccorso sei persone e recuperato sette corpi mentre 12 sono i dispersi. Il 27 febbraio un'imbarcazione si era ribaltata dopo aver lasciato il porto di Sabratha in Libia.
"Ora che vediamo cos'è un flusso migratorio imponente (3 milioni in tre settimane) - spiega Flavio Di Giacomo, portavoce Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell'Oim, con riferimento ai profughi della guerra in Ucraina - ci si può rendere ancora di più conto di come quella degli arrivi via mare non sia affatto un'emergenza numerica, ma umanitaria: oltre 23.500 persone morte nel Mediterraneo dal 2014". L'Agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni (Oim) riferisce, in un report, di 215 migranti morti nel Mediterraneo dall'inizio del 2022, 70 solo negli ultimi quindici giorni.