Attualità

Naufragi. Migranti morti in mare: strage davanti alla Tunisia, che chiede aiuto alla Ue

venerdì 28 aprile 2023

La guardia costiera tunisina recupera il corpo, riportato sulla costa dalle onde, di un migrante annegato nel tentativo di attraversare il Mediterraneo

Mentre davanti alla Libia si moltiplicano i naufragi, anche il mare tunisino si sta riempiendo di cadaveri. La Guardia costiera di Tunisi ha recuperato, in 10 giorni, dal 18 al 27 aprile 2023, 210 corpi di migranti, vittime di diversi naufragi al largo di Sfax, Kerkennah e Mahdia.

Il tragico bilancio è stato fornito dal portavoce della Guardia nazionale in una nota. In coordinamento con le autorità regionali, secondo esami preliminari e in attesa delle analisi del Dna, i corpi le vittime sarebbero tutte originarie di vari paesi dell'Africa subsahariana.

Il ministro degli Esteri tunisino Nabil Ammar, nel ricevere la commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson, ha invitato l'Unione Europea e a mostrare "solidarietà" al suo Paese, in particolare nella lotta all'immigrazione clandestina.

Nel corso dell'incontro Ammar ha sottolineato la strategicità delle relazioni tunisino-europee e l'importanza del sostegno dell'Unione europea alla Tunisia, affinché possa realizzare le sue riforme socio-economiche e stabilire un modello di sviluppo inclusivo ed equo, nel quadro di un partenariato basato sul rispetto reciproco e sulla solidarietà, con l'obiettivo di gestire meglio le sfide comuni, tra cui la migrazione.

In questo contesto, il ministro tunisino ha ricordato la necessità di affrontare il tema secondo un approccio globale basato sull'equilibrio tra, da un lato, lo sviluppo socio-economico e la promozione dei mezzi legali di mobilità e, dall'altro, la lotta alla tratta degli esseri umani e dei migranti.

Le due parti - riferisce il ministero tunisino -hanno espresso inoltre "il desiderio di istituire un partenariato per la mobilità delle competenze e dei lavoratori qualificati e per rafforzare la loro cooperazione nella lotta alla tratta degli esseri umani".

Per il 5 maggio, invece, è previsto un tavolo tecnico italo-tunisino cui potrà fare seguito un bilaterale in Tunisia tra il titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, e il suo omologo Kamel Fekih. Lo ha riferito il nostro ministro degli Interni alla commissaria europea agli affari interni Ylva Johansson, con la quale ha avuto un incontro questo pomeriggio in videoconferenza.