Attualità

La rotta turca. In 79 sbarcano a Santa Maria di Leuca

Antonio Maria Mira giovedì 7 dicembre 2023

L'arrivo in porto, a Santa Maria di Leuca, la scorsa notte

È la barca delle famiglie afghane quella approdata la scorsa notte nel porto di Santa Maria di Leuca, il “tacco d’Italia”. La barca a vela soccorsa e poi scortata dalle motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia costiera, aveva a bordo 79 immigrati, 63 afghani e 16 iraniani, con moltissime donne e bambini, anche piccoli di 1-2 anni. Interi nuclei familiari. Colpisce la forte presenza afghana: 22 maschi maggiorenni, 17 donne maggiorenni, 24 minori (15 maschi e 9 femmine), tra i quali 16 con meno di 14 anni (11 maschi e 5 femmine). Tutti maggiorenni gli iraniani, 11 uomini e 5 donne. Era dal 25 settembre che non avveniva uno sbarco in Puglia. La rotta turca in questi mesi è stata poco attiva, anche verso la Calabria. E sicuramente non è una coincidenza che 3 giorni fa ci sia stato uno sbarco a Crotone, sempre barca a vela, 78 persone, in gran parte di nazionalità iraniana e irachena. Possibile un collegamento tra i due eventi. Mentre l’ultimo approdo a Roccella Jonica risale al 2 novembre.

Invece a ottobre erano stati undici. Ma ormai della rotta turca, quella della strage di Steccato di Cutro, non si parla più, presto dimenticata malgrado la tragedia. Ma da certi territori si continua a partire verso la Turchia per mettersi in mano ai trafficanti. Colpisce, come detto, nell’ultimo sbarco pugliese la fortissima presenza afghana a conferma di come in tanti provino a partire da quel Paese, soprattutto famiglie. Coincidenza i 63 sono arrivati a Santa Maria di Leuca poche ore dopo il corridoio umanitario che grazie all’impegno della Cei e della Caritas italiana ha portato mercoledì a Fiumicino 22 loro connazionali (altri 22 martedì). E a Roma ad attenderli c’era anche Massimo Buccarello, mediatore della Caritas diocesana di Ugento-Santa Maria di Leuca. Infatti uno di loro, un giovane padre di 32 anni sarà ospitato proprio dalla Caritas. “Purtroppo non è riuscito a fare partire anche la moglie e i figli, che hanno tra 10 e 1 anno - ci spiega Buccarello -. Ha deciso comunque di andare avanti lui per preparare la strada”. La conferma delle tantissime persone che vogliono partire dall’Afghanistan e che se non trovano via legali si devono poi affidare ai trafficanti, come i 63 arrivati ieri. Questa volta è andata bene. Ad accoglierli sul molo, come sempre, volontari e operatori della Caritas diocesana. Ci raccontano di un viaggio di 7 giorni, pioggia e freddo, come all’arrivo. Sicuramente un viaggio duro. Una giovane mamma si sentiva male, barcollava, e così una ragazza del Servizio civile ha preso in braccio il suo bambino. “Accogliere chi arriva, come facciamo sempre. Tra l’altro ieri era San Nicola, il santo orientale, vescovo proprio in Turchia, tanto venerato in Puglia, simbolo del rapporto tra mondo orientale e occidentale”, ci tiene a ricordare don Lucio Ciardo, direttore della Caritas.