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Migranti. Il giudice libera la nave Ong Humanity 1: «Compromessa l'attività umanitaria»

Daniela Fassini martedì 19 marzo 2024

La nave Humanity 1 durante un salvataggio

Il Tribunale civile di Crotone ha sospeso il fermo amministrativo della Humanity 1, la nave della Ong tedesca Sos Humanity che era arrivata a Crotone lo scorso 4 marzo dopo aver soccorso nel canale di Sicilia 77 persone. Dopo lo sbarco la nave era stata sottoposta a fermo dalle autorità italiane per aver violato il decreto Piantedosi nel soccorrere i migranti alla deriva: secondo la guardia costiera libica, avrebbe ostacolato il soccorso di migranti; secondo la Ong, invece, i libici avevano anche sparato in acqua per indurre i soccorritori a lasciare la zona di soccorso.

«Travisamento dei fatti» e «compromissione dello svolgimento di indifferibili attività di carattere umanitario» le parole usate dal giudice della prima sezione Civile, Antonio Albenzio, che nell'esaminare il ricorso presentato dalla Sos Humanity ha disposto la sospensione del fermo sottolineando «l'apparente ingiustizia del provvedimento emesso» e fissando al 17 aprile una nuova udienza per decidere nel merito.

«La nostra nave di salvataggio è ora libera dopo l'ingiusta detenzione. La Corte ha emesso un giudizio indipendente basato sui fatti, a differenza delle autorità italiane, che hanno attuato l'agenda politica del governo Meloni ostacolando le ricerche e i soccorsi civili in mare» commenta Sos Humanity dopo la decisione del Tribunale di Crotone. «Dopo la Ocean Viking, la Humanity 1 è la seconda nave di salvataggio di una Ong a essere rilasciata dopo essere stata detenuta ai sensi della legge Piantedosi - aggiunge -. Le navi Sea-Watch 5 e Sea-Eye 4 sono attualmente ancora detenute ingiustamente».