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Migranti. 'Ndrangheta, Cantone: i centri sono uno dei settori sensibili alle mafie

Daniela Fassini giovedì 18 maggio 2017

Quello dei controlli antimafia nella gestione dei centri di accoglienza dei migranti "è un argomento delicatissimo", secondo il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone. "La vicenda del Cara di Capo Rizzuto purtroppo è uno dei casi in cui c'è questa presenza delle organizzazioni mafiose ed è destinato a ripetersi" denuncia il numero uno dell'anticorrusione davanti alla Commissione migranti del Senato.

Cantone ha annunciato che sarà valutato l'eventuale commissariamento del Cara di Crotone. "Emerge un quadro inquietante - ha sottolineato - l'appalto era fatto anche bene ma la lunghezza già di per sè avrebbe dovuto destare perplessità. Bene ha fatto il ministro Minniti a disporre un'ispezione".

Secondo Cantone, per diversi motivi, i centri accoglienza "è uno di quei settori sensibili che interessano le organizzazioni mafiose, soprattutto quelle che operano in certi territori". Il quadro che traccia Cantone è inquietante: "Ci sono in gioco tantissimi posti di lavoro, tutta una serie di servizi, come le pulizie e la ristorazione, nei quali la presenza delle organizzazioni mafiose in certe realtà è assolutamente scontata".

Da qui la necessità di fare intervenire prima le interdittive antimafia e "di farlo in tempi debiti" e utilizzare, ad esempio, un albo dei fornitori "seri", all'interno delle Prefetture, con i sistemi della white-list. "È difficilissimo - ammette - ma si possono fare".