Affluenza record di bambini migranti in questi giorni all'interno del centro di primo soccorso e accoglienza di contrada Imbriacola a Lampedusa: oggi sono 130 tra bambini e adolescenti, la maggior parte giunta con i genitori in fuga dalla Siria."Tanti hanno ancora lo zainetto addosso, come se fossero appena usciti da scuola, e negli occhi la guerra", racconta Lilian Pizzi, psicologa e coordinatrice del progetto Faro di Terre des Hommes. "Stanno ormai arrivando famiglie di ogni ceto sociale, molti non avevano mai convissuto con miseria e disperazione fino a pochi mesi fa", spiega Federica Giannotta, responsabile Advocacy di Terre des hommes.Dalle loro testimonianze emergono le più incredibili atrocità di cui non solo gli adulti, ma anche i bambini, sono stati vittime o involontari testimoni. Terre des hommes chiede che venga riconosciuta immediata protezione sussidiaria alle famiglie siriane affinché sia reso possibile subito il ricongiungimento famigliare coi loro figli efamiliari oggi ancora in Siria. "Alcuni bambini - spiega - presentano comportamenti regressivi rispetto all'età, come l'enuresi, insorti in seguito a esperienze in cui, come ci dicono i loro genitori "hanno visto la morte in faccia". Con il nostro servizio di assistenza psicologica e psicosociale in favore dei minori stranieri supportiamo i genitori nella gestione di queste reazioni che svolgono una funzione difensiva dell'organismo di fronte a stress a cui nessun bambino dovrebbe essere esposto", continua Lilian Pizzi. "Ai bambini offriamo uno spazio di gioco, dove emerge con forza, attraverso i disegni e le narrazioni, la loro visione della guerra. Purtroppo, nelle condizioni di sovraffollamento ed emergenza che si registrano in questi giorni è quasi impossibile poter seguire ogni richiesta d'aiuto".