Attualità

Il Rapporto. Minori e pedofilia, cresce il «sexting» in rete

Annalisa Guglielmino martedì 18 marzo 2014

Lo chiamano il lato oscuro della rete. Il web «invisibile». Una sorta di mercato nero virtuale in cui trovare di tutto. Anche materiale pornografico a buon mercato. È in questi «bassifondi» di Internet che prolifera la pedofilia. Lo denuncia il Rapporto annuale di Meter. L'associazione di don Fortunato Di Noto punta il dito contro il «deep web»: il "sommerso" è la nuova frontiera da contrastare. Nel 2013 Meter ha monitorato 6.389 siti (1.048 tra comunità e social network). L​a maggioranza dei domini sono allocati in Russia e sono generici per mantenere l'anonimato. La presenza di comunità pedofile sui social network è calcolata nel 7,99%, ma questi siti restano tra le piattaforme d'elezione per la propaganda pedofila. ​E nel 2013 il Rapporto riscontra per la prima volta un ruolo predominate dell'Africa nell'alimentazione della rete pedopornografica virtuale. In calo i riferimenti italiani: siti e comunità nel 2012 erano 36, ora sono 32. Lieve contrazione delle segnalazioni sui social network, passate da 1.274 nel 2012 a 1.048.Ma ​se il confronto con il 2012 vede una diminuzione nel numero di siti segnalati (6.389 contro i  15.946 dell'anno) il vero nemico si nasconde nel deep web: sono 56.357 i siti pedofili monitorati nel 2012. I domini più utilizzati sono .com (il 55%), .lix.in (il 33%), .net, .org, .info, .onion, .biz, .tv.In Italia continua a crescere on line il fenomeno del sexting, ossia l'invio di testi o immagini sessualmente esplicite. L'autoproduzione e l'autopromozione del materiale in rete da parte di minori spiega l'ampia diffusione del fenomeno a causa della sua incontrollabilità: sono i minori a produrre deliberatamente materiale a sfondo sessuale e a metterlo in rete. Nel 2013 l'Associazione Meter ha erogato 735 consulenze telefoniche, 533 delle quali hanno dato risposte a chiamate arrivate dalla Sicilia, 54 dal Lazio, 35 dalla Lombardia. Nonostante le difficoltà economiche, segnalate anche oggi dall'associazione, i professioni di Meter, nel 2013, hanno incontrato 14.300 persone in tutto il territorio nazionale. Il servizio consulenze attivo all'interno del Centro ascolto e accoglienza (numero verde 800455270) permette di raccogliere le richieste di aiuto provenienti da ogni parte d'Italia e del mondo. In dieci anni l'associazione ha segnalato oltre 100mila siti.I dati per don Fortunato Di Noto, «rappresentano una realtà drammatica e in crescita con rilievi di denuncia che hanno reso visibile le torture sessuali sui bambini in tenerissima età. La pedofilia si nasconde nel deep web e conosce qualsiasi tipo di canale per produrre e smerciare materiale pedopornografico e la strisciante cultura che normalizza i gravi abusi sui bambini». Il fondatore di Meter rinnova il suo appello: la pedofilia sia dichiarata crimine contro l'umanità