Migranti. Lettera ai soccorritori in mare: “Il Papa prega per la vostra missione"
Nel 2019 con alcuni profughi il Papa apponeva la croce di Mediterranea nel Palazzo Apostolico
La nave "Mare Jonio" nel porto di Trapani si prepara alla partenza, prevista nei prossimi giorni - Mediterranea Saving Humans
Per il porporato “soccorrere i nostri fratelli e sorelle migranti è il piú alto servizio che potete offrire. Vi accompagniamo nelle vostre “spine”, le critiche e le calunnie”. Da qui un incoraggiamento: “Voi avete sperimentato in mezzo al mare che la fraternità universale puó essere risanata con l’amore, manifestato in pienezza nella Croce di Gesù. Continuate a percorrere questa strada dell’amore senza stancarvi. Il nostro sogno comune di una fraternitá universale si fa realtà grazie a gesti come i vostri, facendovi veramente sorelle e fratelli dei nostri migranti e rifugiati”.“Noi proviamo, nella nostra pochezza, a fare la nostra parte”, diceva don Ferrari. Ricordando poi un episodio: “Il Crocifisso con il giubbotto salvagente recuperato dopo un naufragio che le abbiamo regalato e lei hai fatto esporre vuole ricordare al mondo proprio quello che abbiamo sperimentato in mezzo al mare: la fraternità universale si è rotta, ma l’amore, manifestato in pienezza nella Croce di Gesù, può risanarla”. Alcuni mesi prima, il 19 dicembre 2019, Papa Francesco aveva compiuto un gesto inatteso. Nell'accesso al Palazzo Apostolico dal Cortile del Belvedere, aveva fatto apporre una croce, realizzata con acqua di mare, con un giubbotto salvagente come simbolo dei tanti morti senza nome annegati nel Mediterraneo. La croce era stata realizzata e donata al pontefice proprio dai volontari italiani.La Croce di Mediterranea apposta dal Papa all'ingresso del Palazzo Apostolico nel 2019 - Cindy Wooden Twitter
Da allora si sono susseguiti numerosi incontri con i vescovi italiani ed europei, tra cui Jean-Claude Hollerich, cardinale presidente della Commissione delle conferenze episcopali della Comunità Europea, i quali attraverso gli aiuti delle diocesi hanno permesso di svolgere numerose operazioni di soccorso in mare. Non è la prima volta che viene resa pubblica una parte della fitta corrispondenza tra il Vaticano e i soccorritori in mare delle varie Ong. Il 10 aprile 2020 Papa Francesco aveva scritto una lettera autografa indirizzata a Luca Casarini, capomissione di Mediterranea: «Grazie per tutto quello che fate. Vorrei dirvi che sono a disposizione per dare una mano sempre. Contate su di me». Nei prossimi giorni la Mare Jonio dovrebbe riprendere il mare verso l’area di ricerca e soccorso a Sud di Lampedusa. Come tutte le altre organizzazioni umanitarie anche Mediterranea ha subito indagini giudiziarie e sequestri. E come per tutte le altre organizzazioni non si è mai arrivati a un processo.