"
Sono certa che l'Europa troverà una soluzione sensata". È la
prima volta che
la paladina del rigore europeo
Angela Merkel, rispondendo ad una
domanda sulla richiesta di flessibilità per il progetto 'Casa
Italia',
non si trincera dietro il solito refrain, ovvero che "è
la Commissione a decidere, non i singoli stati".
La cancelliera tedesca, parlando in conferenza stampa accanto
al premier
Matteo Renzi al termine del
vertice di Maranello, non
va oltre. Ma tanto basta a dare un segnale di maggiore apertura
verso un paese,
l'Italia, che se fino a qualche tempo fa era
sotto osservazione
ora rischia di diventare uno dei pochi
partner affidabili, all'interno di un'Europa sempre più debole e
instabile.
Non è un caso che la cancelliera ribadisca di
augurare molto successo a Renzi nel portare avanti
l'agenda
delle riforme" (leggi referendum) perché, dice, "fa bene
all'Italia ma anche all'Europa" (leggi stabilità).
Renzi raccoglie l'assist e fa subito capire che l'Italia
degli sprechi, delle ricostruzioni fasulle, dei soldi spesi
male, non c'è più. Gli interventi europei sono importanti ma,
dice, "
l'Italia ha innanzitutto l'esigenza di spendere bene i
soldi che ha e non c'è un italiano che non ti chieda di
spenderli bene. La
trasparenza sarà totale, con il
coinvolgimento dell'
Anac che ha funzionato in modo perfetto per
Expo e assoluta sarà la legalità".
Questo non significa rinunciare,
l'Italia spenderà i soldi
che sarà necessario spendere per ricostruire i paesi distrutti
dal sisma ma anche per
mettere in sicurezza tutto il Paese ed
evitare altri morti. "Noi utilizzeremo le
regole europee -
assicura il premier - ma questo tipo di utilizzo lo faremo dopo
un progetto molto serio e legato al buon senso e al futuro. Non
faccio annunci show o shock, prenderemo tutto quello che serve
ed è necessario, ma è fondamentale partire spendendo bene i
soldi".
Per questo tutto sarà coordinato da un
commissario,
Vasco
Errani, che
sarà nominato domani, annuncia Renzi. "È stato
presidente dell'Emilia Romagna che 4 anni fa ha subito un forte
sisma - spiega - ed ora è in piedi: scegliamo la stessa
squadra".
La flessibilità se la meritano i paesi affidabili, che non
sprecano i soldi, che li usano con criterio e, soprattutto, che
hanno progetti seri e concreti, sembra essere il messaggio di
Renzi, subito raccolto da Merkel. "Sono certa che l'Italia
presenterà un progetto in maniera trasparente e che si troverà
una soluzione sensata", ribadisce. E il segnale di fiducia passa
anche per il
progetto di ricostruzione di una scuola (forse
quella di Amatrice) con i soldi tedeschi.
"Abbiamo sentito molto
forte la solidarietà della popolazione nei confronti
dell'Italia, i soccorritori hanno lavorato in maniera
eccezionale", ha detto
la cancelliera che a Maranello
ha
incontrato i volontari che hanno salvato la piccola Giorgia
dalle macerie del sisma e anche il cane Leo, che è riuscito a
capire che c'era qualcuno ancora in vita dopo 16 ore dal sisma.
Il sisma, del resto, è sempre stato lì, tutto il giorno, nei
riferimenti del premier - "questo summit si tiene in un momento
particolarmente triste per la storia del nostro paese" - nella
solidarietà della Merkel, nel saluto ai volontari e, per
fortuna, anche nei gesti concreti di solidarietà. Come quello
della Ferrari, padrona di casa, che ha messo all'asta uno dei
suoi gioielli.
La sintonia tra Merkel e Renzi, nella lunga giornata
trascorsa tra il museo Ferrari e gli stabilimenti di Maranello,
passa anche attraverso un'altra emergenza che ha travolto
l'Europa: i
migranti. E qui è il premier ad appoggiare la
cancelliera che torna a ripetere l'urgenza e la necessità di
accogliere chi fugge dalle guerre, ma anche di rimpatriare chi
non ha diritto all'asilo. "L'Europa deve provvedere unita ai
rimpatri di coloro che non hanno diritto - ha detto il premier -
è un compito al quale l'Ue deve assolvere con più
determinazione".