Solidarietà. L'altro Ferragosto: in tutta Italia mense e occasioni di socialità
Pranzo di Ferragosto alla mensa dell'Opera Cardinal Ferrari a Milano. Foto d'archivio
Sarà un «Ferragosto della solidarietà e di speranza per il futuro come risposta alla guerra, all’aumento del costo della vita e alla pandemia». Così la Comunità di Sant’Egidio rinnova l’impegno verso i più fragili, allargando l’iniziativa ai rifugiati – ucraini, afghani e di altri Paesi – assieme ai senza dimora, anziani e detenuti. Numerosi i momenti di incontro e i pranzi, coronati dalla tradizionale cocomerata, a Roma e in altre città. Nella Capitale l’appuntamento è domani, dalle 12, alla mensa di via Dandolo 10. A distribuire i pasti anche alcuni immigrati. Il "Ferragosto della solidarietà" sarà vissuto anche nei numerosi cohousing e convivenze realizzati da Sant’Egidio con anziani, persone con disabilità, ex senza dimora e, a Roma, anche nelle feste organizzate in diversi quartieri. Un evento sentito sarà la cocomerata nella Casa circondariale di Rebibbia, alla quale parteciperanno numerosi detenuti. Anche il Comune è attivo: predisposti con i municipi luoghi freschi per pranzare e far passare una giornata diversa a 1.500 anziani. In molte sedi, oltre al pranzo, ci saranno «balli, cocomerate e momenti ludici e di socializzazione».
Senza dimora, anziani soli, famiglie in difficoltà: al pranzo di Ferragosto, dopo la Messa alle 11.30, domani alle 13 in via Boeri, a Milano, ci saranno le persone assistite tutto l’anno dall’Opera Cardinal Ferrari. Con loro l’arcivescovo Mario Delpini. 180 le persone attese, con possibilità di aggiungere altri 40-50 posti. "Il pranzo è servito" è l’iniziativa che va avanti per tutto agosto al Refettorio Ambrosiano di piazza Greco, e che domani prevede una doppia cena di Ferragosto con 80 persone senza dimora e 25 anziani, la maggior parte donne. L’Opera San Francesco distribuirà circa 1.000 pranzi (tra corso Concordia e piazzale Velasquez), 700 i posti previsti per la cena. Nei centri di accoglienza del progetto Arca, dove sono accolti 1.000 ospiti in tutto, previsto un menù speciale. Iniziative analoghe anche alla Casa della Carità (via Brambilla) e Sant’Egidio (quartiere Corvetto).
A Napoli i volontari animeranno le mense diocesane, da quella del Carmine nel centro storico, a quella nel cuore della Sanità. Tutte lavorano senza sosta e la macchina degli aiuti è partita proprio nei giorni in cui la città si è svuotata. Resta operativo anche il "Binario della solidarietà " il centro per i senza dimora, a ridosso della stazione centrale, dove spesso, la sera, arriva a sostegno anche l’arcivescovo Napoli Mimmo Battaglia. Non si ferma neanche la "Comunità delle genti" struttura che si occupa di accogliere le persone più sole. Quest’anno ai volontari si aggiungono anche gli scout che hanno scelto di vivere l’esperienza estiva di nelle mense estive, gestite dalla Caritas, coordinata da suor Marisa Pitrella, prima donna a dirigere la Caritas diocesana. «Fare rete per poter aiutare tutte le solitudini», dice la direttrice.
Per chi è solo e in difficoltà, a Bologna, rimarranno aperte le Cucine popolari al Battiferro e la casa di quartiere Saffi: saranno preparati 400 pasti da asporto.
(hanno collaborato Rosanna Borzillo e Simone Marcer)