Livorno. Meningite, scuola chiusa per precauzione dopo ricovero di bimbo 8 anni
Ancora un caso di meningite in Toscana che ha reso necessario in via precauzionale la chiusura della scuola. Un bimbo di 8 anni, di Livorno, è stato ricoverato ieri sera in gravi condizioni all'ospedale Meyer di Firenze. Il bimbo ha contratto, secondo gli accertamenti medici, una meningite di tipo C. Ma per fortuna le sue condizioni di salute sono migliorate nella notte. Per i sanitari adesso è fuori pericolo. Il vaccino che il bimbo aveva effettuato nel 2009, infatti, ha mitigato l'infezione proteggendolo. Originario di Collesalvetti, in provincia di Livorno, il bambino dopo essere transitato dall'ospedale di Pisa era stato trasferito nella serata di ieri al Meyer.
La scuola di Collesalvetti che il bimbo frequenta è stata chiusa per effettuare la profilassi ai suoi studenti. Il sindaco Lorenzo Bacci spiega che "viste le dimensioni del plesso scolastico a livello di numeri di utenti (circa 300 studenti tra infanzia e primaria) e le conseguenti difficoltà nel gestire le operazioni di interfaccia con le famiglie giustamente preoccupate per i loro figli, in accordo con la Asl è stata disposta l'ordinanza di chiusura temporanea al solo scopo organizzativo per poter gestire al meglio le operazioni di profilassi senza creare allarmismi e inutile confusione".
Il nuovo caso segue i due decessi dell'altro ieri,sempre per meningite, di due donne in Toscana, uno a Firenze di tipo C e il secondo a Livorno dov'è deceduta, un mese dopo il ricovero, Lilia Agata Caputo, 64 anni, ex insegnante originaria di Rimini, ma residente a Viareggio (Lucca). A Firenze invece è morta una romena di 45 anni: per questo secondo caso la Usl Toscana Centro ha fatto scattare un piano di profilassi generale dopo aver scoperto il locale notturno del capoluogo toscano (Winter Suite in lungarno Aldo Moro) dove la paziente si è recata l'ultima volta prima di essere ricoverata in ospedale.Si allunga la lista dei morti per meningite nella regione: ora sono saliti a sette i morti in Toscana nel 2016, di cui sei per il ceppo C,mentre nel 2015 sono stati sette (sei di ceppo C e una di ceppo B).
Questi due episodi vanno però differenziati. Il caso di Lilia Agata Caputo, spiega la Usl Toscana Nord ovest, "non può essere messo in relazione con i casi di meningite di tipo B o C registrati negli ultimi mesi in Toscana", perché, sostiene sempre la Usl, "la patologia riscontrata non è contagiosa e non deve essere confusa con quella di origine meningococcica". Si trattava infatti di un caso di meningite pneumococcica. L'ex insegnante è morta nel reparto di rianimazione di Livorno per"complicanze tardive, imprevedibili e non prevenibili, di natura vascolare a seguito di una meningite-cerebrite pneumococcica".