Verso il voto europeo. Le grandi manovre di Meloni per sedersi al tavolo di chi decide
Uno strappo a stretto giro, ossia prima del voto del prossimo anno, è da escludere. Ma dopo? Dopo sarà Meloni a dover scegliere. Quello che sarà il discrimine della prossima legislatura europea il presidente del Ppe Weber lo indica così: Costruttivi contro Distruttivi”. Dove starà Fratelli d'Italia? Stefano Ceccanti ieri deputato del Pd e oggi uno dei costituzionalisti più lucidi ci "regala" nuovi elementi. Uno: è impossibile che il prossimo presidente della Commissione Ue sia scelto contro la volontà del Cancelliere tedesco e del Presidente francese che sono determinanti in sede di Consiglio. Due: «Il presidente del Consiglio italiano può certo far valere la propria voce, ma insieme agli altri, non contro. Tutto porta quindi a un limitato allargamento della maggioranza Ursula». Meloni con Ppe e Pse per decidere il nuovo premier europeo? E magari per dare via libera a un Ursula bis? Meloni si chiude la bocca, ma Malan qualcosa lascia capire: «Rispetto alle diverse posizioni di Tajani e Salvini sulle alleanze non è necessario accapigliarsi prima su qualcosa che non sappiamo neppure bene come andrà. Una volta che si sarà consolidato il risultato elettorale, allora cominceremo a parlarne. Ora come ora, è tutto prematuro, anche prendersela per qualcosa che è solo una visione di prospettiva». Si prende tempo e intanto si ripete il ritornello: l'obiettivo di Giorgia Meloni è costruire una maggioranza come quella italiana. Lo dicono a Roma e lo ridicono a Strasburgo: costruire in Europa una maggioranza che vede popolari e conservatori nella stessa coalizione, proprio come qui da noi? «È esattamente il "modello Meloni" a cui stiamo lavorando da tempo», spiega Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d'Italia a Strasburgo. Ma la seconda parte del ragionamento di Fidanza è più interessante: «Abbiamo numeri destinati a crescere ovunque, in ogni elezione nazionale svoltasi in Europa negli ultimi mesi il centrodestra ha vinto. È chiaro che l'asse popolari-socialisti non regge più e anche molti liberali sono insofferenti... Vedremo i numeri alla fine. Una cosa è certa: Giorgia Meloni, come capo del governo italiano e leader dei Conservatori europei sarà al tavolo da protagonista assoluta». Ecco il punto. Aspettare il voto. Vedere i numeri. E non rinunciare a giocare ogni partita per sedersi al tavolo di chi decide.