Attualità

Università. Medicina italiana ai vertici mondiali

Paolo Ferrario mercoledì 3 aprile 2024

Giovani medici durante la specializzazione

La qualità della formazione medica italiana è riconosciuta tra le eccellenze internazionali. È di questi giorni la notizia che l'Anvur, l'Agenzia di valutazione del sistema universitario e della ricerca, ha ottenuto lo status di agenzia accreditata dalla Wfme (World Federation for Medical Education), l'Organizzazione internazionale di riferimento per la formazione medica, co-fondata dall'Organizzazione mondiale della sanità e dall'Associazione mondiale dei medici (Wma) avente come «obiettivo primario il costante miglioramento della qualità della formazione medica a livello globale, anche attraverso la definizione di standard di qualità su cui si basare le attività di accreditamento». Una qualità che la Wfme riconosce alle facoltà di Medicina italiane, attraverso l'Anvur che per dieci anni, fino al 31 marzo 2034, sarà accreditata all'Organizzazione internazionale per aver saputo «operare secondo standard adeguatamente formulati, applicate in politiche e procedure volte a garantire la qualità della formazione medica nei programmi e nelle scuole che accredita», scrive nelle motivazioni il presidente del Wfme, Ricardo León-Bórquez.

Oltre a costituire un «motivo di orgoglio e di pregio» per l'Anvur, il riconoscimento consentirà ai laureati in Medicina e Chirurgia nelle Università Italiane di poter continuare il loro percorso di specializzazione negli Stati Uniti d'America. «L'accreditamento ottenuto è motivo di grande orgoglio per noi - afferma il presidente di Anvur, Antonio Felice Uricchio -. Riconosciamo l'importanza di questo traguardo, giunto a valle di un impegno significativo che certamente non si conclude qui ma prosegue sia per la nostra Agenzia sia per il sistema di accreditamento dei Corsi di Studio in Medicina e Chirurgia. È il risultato di un lavoro corale durato quattro anni e siamo grati a tutti coloro che vi hanno contribuito». Inoltre, sottolinea Menico Rizzi, consigliere referente dell'Agenzia per l'area sanitaria, che ha coordinato il programma di valutazione esterna: «L'impegno dell'Agenzia è stato quello di includere nei propri modelli di valutazione criteri internazionali come quelli definiti da Wfme. Questo permette di garantire programmi di studio di alta qualità, che preparino al meglio gli studenti italiani per la pratica medica del futuro. Inoltre, questo riconoscimento offre un'opportunità preziosa per il miglioramento, l'integrazione e la collaborazione internazionale nel nostro sistema universitario. Siamo fiduciosi che le nostre Università sapranno sfruttarla al meglio per rafforzare ulteriormente la formazione dei medici italiani, una vera eccellenza nazionale».