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DIRITTI TV. Mediatrade, Berlusconi in aula Udienza rinviata al 4 aprile

lunedì 28 marzo 2011
È durata poco meno di tre ore l'udienza preliminare di Mediatrade che ha visto la presenza in aula del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, uno dei 12 imputati in questo filone processuale per le ipotesi di approprazione indebita e frode fiscale. Il premier è arrivato a Palazzo di Giustizia intorno alle 9.45. L'udienza preliminare è stata rinviata al prossimo 4 aprile, lunedì prossimo, quando la parola passerà al pm Fabio de Pasquale per il suo intervento. Le prossime udienze fissate in calendario sono sempre di lunedì e cioè il 2 maggio e il 30 maggio. All'uscita dal Tribunale, il premier ha fatto fermare il corteo delle auto e ha raggiunto i suoi sostenitori, che da giorni stazionano davanti a Palazzo di giustizia, ringraziandoli e salutandoli. Dall'altro lato di Corso di Porta Vittoria, intanto, i "contestatori" e i militanti dell'Italia dei Valori, gli urlavano slogan. Pochi ma intensi minuti di ressa, spintoni, scambi di invettive da un lato all'altro del marciapiede. Silvio Berlusconi in mattinata aveva definito "ridicole" le imputazioni contro di lui e accusato la Consulta e i magistrati di perseguitarlo per fini politici. "Nessuno dei fatti su cui la Procura di Milano ha costruito le sue accuse è vero", ha detto il premieri."La scelta [di presentarsi oggi in udienza] è conseguente a quella incredibile sentenza della Corte costituzionale che ha deciso che in Italia, soltanto in Italia, un presidente del Consiglio che si deve occupare dei problemi del paese possa essere sottoposto al processo", ha aggiunto Berlusconi.Il caso Mediatrade -- ultimo "stralcio" del procedimento principale sulla compravendita dei diritti tv Mediaset -- vede il premier imputato per frode fiscale e concorso in appropriazione indebita.Alla domanda se si presenterà anche ad altre udienze, con un cambio di strategia difensiva, Berlusconi ha risposto: "Andrò a quelle a cui potrò presentarmi cercando di non sospendere mai i processi perché tutti i sei processi che mancano sono veramente assurdi, costruiti sul nulla".Il procedimento per tutti gli imputati, tra cui figurano il figlio del premier, Pier Silvio, e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri -- accusati di frode fiscale -- era stato sospeso nel giugno scorso in attesa del pronunciamento della Consulta sul legittimo impedimento.La procura sostiene che Berlusconi sia stato il socio occulto dell'imprenditore Frank Agrama allo scopo di sottrarre denaro a Fininvest e poi a Mediaset per occultarlo all'estero ai danni di azionisti, fisco americano e italiano.L'accusa ipotizza che Agrama acquistasse i diritti dalle major americane, li rivendesse a Fininvest e poi a Mediaset a prezzi gonfiati, e infine versasse gran parte del surplus delle vendita gonfiata su conti esteri nella disponibilità di manager Mediaset.Tutti gli indagati hanno sempre respinto le accuse e Mediaset ha ribadito la correttezza del proprio operato.