Quasi mezzo milione di studenti ha affrontato la prima prova dell'esame di Stato che chiude il ciclo delle
superiori. Come da copione la matuità è iniziata con lo
scritto di Italiano, uguale per
tutti, dal Classico ai Tecnici. "In bocca al lupo veramente. Concentrazione. Il ripasso spero sia finito già da almeno 24
ore. Troverete sicuramente quello che fa per voi". È il
messaggio lanciato dal ministro dell'Istruzione, Stefania
Giannini, agli studenti poco prima dell'apertura delle buste.
Le tracce proposte da Calvino a Malala. "Il sentiero dei nidi di ragno" è il
brano di Calvino proposto ai maturandi per l'analisi del testo. Si tratta di un romanzo del 1947. Nel tema di ordine generale si parte da un brano di Malala (la giovane pakistana premio Nobel per la pace) per riflettere sul diritto all'istruzione. Una riflessione sulla Resistenza è invece
la traccia proposta per il tema storico.
Altri temi sul Mediterraneo e le sfide del XXI secolo. La letteratura come esperienza di vita è un'altra delle tracce proposte per il saggio breve o articolo di giornale in ambito letterario, la traccia per il saggio di ambito tecnico scientifico propone ai candidati "lo sviluppo scientifico e tecnologico dell'elettronica e dell'informatica ha trasformato il mondo della comunicazione che oggi è dominato dalla connettività".L'invio delle tracce è avvenuto attraverso un plico telematico. Si tratta di buste criptate recapitate per via informatica
alle scuole. Per la loro apertura è necessaria una password che
sarà diffusa domani per lo scritto di italiano alle scuole via
mail, attraverso il sito del Miur, il profilo twitter
@MiurSocial e il profilo Facebook Miur Social. E quest'anno ci
sarà una novità. "Abbiamo semplificato i materiali allegati alle
tracce - ha annunciato lo stesso ministro - perché ogni studente
possa concentrarsi maggiormente sulla propria personale
elaborazione".
I commissari assicureranno la massima vigilanza e prima
dell'inizio delle prove agli studenti è stato chiesto di
consegnare i cellulari e ogni altro apparecchio digitale in loro
possesso.
Giovedì tocca alla seconda
prova, diversa per ciascun indirizzo e quest'anno con qualche
new entry visto che fanno il loro debutto alla Maturità i nuovi
indirizzi della riforma Gelmini, liceo coreutico e musicale in
testa.
Il rebus della terza prova. Lunedì si chiude il tris degli scritti con il cosiddetto
quizzone, messo a punto dalla singole commissioni.
Come se non bastasse il panico da esame a turbare la serenità
dei candidati ha contribuito in giornata una notizia che ha
messo in allarme per una manciata di ore insegnanti e studenti.
Secondo alcuni presidi una circolare ministeriale arrivata il 29
maggio avrebbe reso obbligatorio proporre la terza prova (il
cosiddetto quizzone) su cinque materie e non come fatto finora
fino a "un massimo di cinque materie". Un ampliamento che ha
destato parecchia preoccupazione visto che i maturandi durante
l'anno si sono esercitati su quattro materie e che anche i
documenti del consiglio di classe, redatti il 15 maggio, parlano
di quattro. Nel tardo pomeriggio una breve nota del ministero ha
però messo la parola fine alla vicenda: "Nessuna sorpresa sulla
terza prova dell'Esame di Maturità che non deve
obbligatoriamente riguardare cinque materie, ma fino a un
massimo di cinque, secondo quanto previsto dal Dm n. 429 del
2000". Il problema a quanto pare è nato da una erronea
interpretazione di un passaggio (un "devono" al posto di un
"possono", sembra) della circolare ministeriale.