Manovra. Opposizioni chiedono colloquio al Colle. Domani il ricorso dem alla Consulta
Le opposizioni chiedono un colloquio al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E il Pd accelera sull'annunciato ricorso alla Corte costituzionale per conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato in merito all'iter della legge di Bilancio, nel quale - secondo i dem - sarebbero state lese le prerogative del Parlamento. Sarà presentato domani. Pd che chiama la mobilitazione davanti a Montecitorio per il 29 dicembre, giorno in cui la manovra è attesa al voto finale proprio alla Camera. La richiesta di colloquio con il Colle viene annunciata dal forzista Renato Brunetta, a margine dei lavori sulla manovra a Montecitorio. Un provvedimento sottolinea nel quale «emergono di ora in ora enormi errori di copertura». Le opposizioni «hanno chiesto al presidente della Camera di rivedere i tempi di approvazione e stiamo chiedendo anche un colloquio al Capo dello Stato», aggiunge. Il ricorso del Pd alla Consulta parte, invece dal Senato, dove la manovra è stata approvata nei giorni scorsi tra dure contestazioni. A Palazzo Madama, fa sapere il capogruppo dem Andrea Marcucci è cominciata oggi la raccolta di firme per il ricorso. Ed è pronto il collegio dei difensori, composto dai giuristi Caravita, Cecchetti, De Vergottini, Falcon, Lucarelli, Onida e Randazzo. «Secondo il nostro giudizio - sottolinea Marcucci - il governo Conte ha palesemente violato la Carta con le modalità usate per approvare la legge di bilancio». Intanto il presidente del partito, Matteo Orfini, promette opposizione dura in Aula a «una manovra indecente fatta da un governo indecente». Ma chiede anche ai cittadini di andare in piazza «per testimoniare con la vostra presenza che c'è un'Italia che combatte e che non si arrende alle peggiori destre al governo del Paese».