La giornata. Mattarella: omofobia inaccettabile, non rassegnarsi alla brutalità
Basta discriminazioni e, soprattutto, non rassegniamoci alla brutalità. Ancor più quando «l'intolleranza per il diverso, l'indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà, costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica». L'Italia, infatti, ricorda il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Transfobia e la Bifobia, invitando le istituzioni a impegnarsi «per una società inclusiva e rispettosa delle identità», non è «immune da episodi di omotransfobia: persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d'odio, aggredite verbalmente e fisicamente. Non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità».
I principi di eguaglianza e non discriminazione - sottolinea ancora il capo dello Stato - sanciti dalla nostra Costituzione, sono «un presupposto imprescindibile per il progresso di qualsiasi società democratica e per la piena realizzazione di ogni persona umana». Sono difatti più di sessanta i Paesi nel mondo in cui «l'omosessualità viene punita con la reclusione, in alcuni ancora si rischia persino la pena di morte. Ecco perché, conclude Mattarella, «l'impegno delle Istituzioni deve essere orientato a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere le diversità delle esistenze e delle diverse esperienze umane, per una società inclusiva e rispettosa delle identità».
Meloni: contrasto a discriminazione e violenza priorità delle istituzioni
In occasione della giornata internazionale, anche il premier Giorgia Meloni ha voluto ricordare come «la tutela e la difesa della dignità di ogni persona è sancita dalla nostra Costituzione. È una priorità per tutte le Istituzioni, ad ogni livello, combattere ogni forma di discriminazione, violenza e intolleranza e investire sulla prevenzione e sul supporto alle vittime». Inoltre, aggiunge, è nostro compito, inoltre, «tenere alta l'attenzione della comunità internazionale sulle persecuzioni e sugli abusi che in molte Nazioni del mondo, come ricordato anche dal Presidente della Repubblica, vengono ancora perpetrati in base all'orientamento sessuale. Discriminazioni e violenze inaccettabili, che ledono la dignità delle persone e sulle quali i riflettori non devono mai spegnersi. Anche su questo fronte, il governo è, e sarà, sempre in prima linea».
Ansa
La Russa: discriminazioni e violenza inammissibili
In occasione della Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Transfobia e la Bifobia, è invece il post su Facebook del presidente del Senato Ignazio La Russa, «ribadiamo con forza che discriminazione e violenza basate sull'orientamento sessuale sono inammissibili e contrarie ai principi fondamentali di dignità e uguaglianza». In più la seconda carica dello Stato ricorda, come già aveva fatto il presidente Mattarella, che «in numerosi Paesi, purtroppo, l'omosessualità è ancora criminalizzata, con pene che arrivano fino alla condanna a morte. È dovere delle istituzioni e della comunità internazionale garantire che i diritti di ogni individuo siano rispettati senza eccezioni. Ogni persona deve vivere senza che siano calpestati i propri diritti».
Fontana: no a violenza e discriminazione, Costituzione faro e guida
«Una società giusta è una società che si fonda sul rispetto, che ripudia le discriminazioni e che contrasta fermamente ogni forma di violenza. Ancora una volta la Costituzione, e in particolar modo l'articolo 3, è faro e guida, tutelando l'eguaglianza dei cittadini. Perseguire questi principi è dovere di tutti ed è fondamento del vivere civile», sono le parole invece del presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia.