Sergio Mattarella, in un'intervista
esclusiva a Le Figaro si appella alla comunità internazionale per
fare fronte al terrorismo contro il quale chiede
"un patto di
civiltà". Per il capo dello Stato l'attacco al museo del Bardo di
Tunisi è "un segnale di allarme grave" del quale è necessario rendersi
conto. "Questa non è una guerra di religione o di civiltà", aggiunge
Mattarella, sottolineando che "molte delle vittime erano musulmani".
Ricordando poi altri attacchi brutali, come quello di Parigi, il
presidente della Repubblica afferma che le aggressioni contro la
civiltà e la democrazia richiedono "una risposta immediata e
collettiva della comunità internazionale".
"Più che una risposta militare -prosegue il presidente nell'intervista
a Le Figaro - serve soprattutto una risposta culturale" Per questo,
occorre "lanciare un patto civiltà per contrastare le campagne di odio
e di indottrinamento che si diffondono su Internet".
Con la partecipazione domenica alla marcia di Tunisi, alla quale
prenderanno parte anche il presidente francese François Hollande,
quello palestinese Mahmoud Abbas, la responsabile della politica
estera europea Federica Mogherini e il premier italiano Matteo Renzi,
per Mattarella l'Europa dimostra di essere "unita nel dolore e nella
risposta a questi attacchi".
L'Italia si sente in prima linea contro la
minaccia del terrorismo in Libia perché "c'è effettivamente il rischio
di trovare lo Stato Islamico a un passo dall'Europa" dice il
presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Per la soluzione della crisi libica occorre inoltre, afferma il capo
dello Stato, coinvolgere non solo l'Europa ma "soprattutto i Paesi
arabi vicini" affinché in Libia si formi un "vero governo di unità
nazionale". Una volta raggiunto questo obiettivo, conclude Mattarella,
la comunità internazionale potrà aiutare il Paese ad evitare la guerra
civile."Con tutta la prudenza necessaria, si può
dire che
l'Italia si appresta ad uscire dalla crisi" afferma il
Presidente della Repubblica Se nell'intervista. La valutazione del Capo dello Stato arriva al termine di un
ragionamento nella risposta alla domanda sulle parole di Mario Draghi
sulla possibile crescita del Pil italiano.
"Come ho già affermato nel mio discorso d'investitura davanti al
Parlamento il 29 gennaio scorso -dice Mattarella- le riforme sono
indispensabili per conferire una efficacia maggiore alle nostre
istituzioni e all'economia italiana. Il discorso di Mario Draghi ai
deputati italiani è molto importante. La crisi ha profondamento
segnato l'Italia, con una disoccupazione molto diffusa specie tra i
giovani e nel Mezzogiorno. Ha gravemente alterato il tessuto sociale
del Paese e il suo apparato produttivo"."
Cercherò di utilizzare i mezzi pubblici
ogni qualvolta mi sarà possibile farlo. Sono una persona normale e da
Presidente cercherò, nel rispetto delle esigenze di sicurezza che
circondano un Capo di Stato, di comportarmi da persona normale. Se
riesco a dare questa impressione, non potrò che esserne contento.
Altrimenti, reciterei un ruolo che non mi appartiene" ha detto Mattarella.