"Per troppo tempo le sofferenze patite
dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e
dell'esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro
della nostra storia". Lo ha dichiarato il Presidente della
Repubblica,
Sergio Mattarella, dopo aver partecipato alla
celebrazione del Giorno del Ricordo che si è tenuta alla
Camera dei Deputati. "Il Parlamento con decisione largamente
condivisa - ha aggiunto il Capo dello Stato - ha contribuito a
sanare una ferita profonda nella memoria e nella coscienza
nazionale. Oggi la comune casa europea permette a popoli
diversi di sentirsi parte di un unico destino di fratellanza e
di pace. Un orizzonte di speranza nel quale non c'è posto per
l'estremismo nazionalista, gli odi razziali e le pulizie
etniche". Mattarella ha consegnato, assieme alla presidente della
Camera, Laura Boldrini, e al ministro dell'Istruzione, Stefania
Giannini, i premi alle scuole vincitrici del concorso nazionale
"La Grande Guerra e le terre irredente dell'Adriatico orientale
nella memoria degli italiani", promosso dal Miur.
"Un paese che nasconde la verità non
può mai essere un Paese libero e democratico" ha
sottolineato la presidente della Camera,
Laura Boldrini. "L'Italia vi deve molto perchè con instancabile impegno avete impedito che fosse cancellata la memoria dell'orrore", ha detto ancora la presidente nel corso della cerimonia aperta dal presidente dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia,
Antonio Ballarin.
L'
orazione iniziale è stata affidata alla giornalista di Avvenire
Lucia Bellaspiga. Occorre costruire un "futuro in cui non ci sia il minimo
spazio per la violenza, l'odio e la sopraffazione", ha
proseguito la terza carica dello Stato che ha ribadito: "Quando
il Parlamento ha istituito la giornata del ricordo ha
realizzato uno dei suoi atti più elevati e
significativi".