Confcommercio. Mattarella: «Responsabilità comune per consolidare fiducia e stabilità»
«Serve una forte responsabilità comune per consolidare la fiducia di famiglie, imprese, risparmiatori e investitori, condizione necessaria per la stabilità, la tutela dei risparmi e il proseguimento di una fase favorevole. Occorre un impegno condiviso per favorire l'imprenditorialità e le prospettive di sviluppo con investimenti in infrastrutture, innovazione e formazione per rendere il nostro sistema più competitivo nel quadro europeo, nella riconfermata sostenibilità delle finanze pubbliche», così il capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio all'assemblea di Confcommercio.
Rivolgendo «un caloroso saluto a tutti i partecipanti all'assemblea di Confcommercio che si tiene in una fase di incoraggiante recupero della nostra economia», il presidente della Repubblica nel suo telegramma ha aggiunto che «gli sforzi per espandere l'occupazione attraverso la crescita, creando lavoro stabile e di qualità, per sostenere i redditi e i consumi delle famiglie e dare una prospettiva di futuro migliore ai nostri giovani, sono, tuttavia, ben lungi dal poter essere considerati conclusi». «Le rappresentanze di impresa - conclude Mattarella - giocano un ruolo fondamentale per creare una consapevolezza diffusa anche nei settori del Commercio del turismo e dei servizi del valore delle risorse che possono essere messe in campo nell'interesse generale del Paese con questo spirito invio a tutti i presenti i miei più cordiali auguri di buon lavoro».
Intanto è atteso per oggi alle 19 il primo Consiglio dei ministri del governo Conte dove tra l'altro dovrebbe essere ratificato il trasferimento della delega al Turismo dal ministero della Cultura a quello dell'Agricoltura. Il governo, di fatto, sarà al massimo dell'operatività solo la settimana prossima quando il premier tornerà dal G7 del Canada e sarà chiamato a sciogliere l'intricato rebus su viceministri e sottosegretari. Tra i dossier più caldi, inoltre, c'è certamente quello delle pensioni. Ci sono poi le nomine di Cdp: idea del M5s resta quella di trasformare la Cassa depositi e prestiti in una sorta di nuova Iri, ma non in una Banca d'investimenti.