Il Presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, ha firmato il decreto con cui è stata
concessa ad Antonio Monella la grazia parziale di due anni di
reclusione. La decisione tiene conto del parere favorevole formulato
dal ministro della Giustizia a conclusione della prevista
istruttoria. Per effetto del provvedimento del Capo
dello Stato all'interessato rimarrà da espiare una pena
residua inferiore a tre anni. Essa rientra dunque nell'ambito
di applicabilità dell'istituto dell'affidamento in prova al
servizio sociale. Nel valutare la domanda di grazia presentata da Monella il Capo dello Stato ha tenuto conto del comportamento positivo
tenuto dal condannato durante la detenzione (iniziata l'8
settembre del 2014) e della circostanza che il percorso di
educazione sino a ora compiuto potrebbe utilmente proseguire con l'applicazione di misure alternative al
carcere. Monella è stato condannato in via definitiva alla pena di
sei anni, due mesi e venti giorni di reclusione con sentenza
della Corte di Assise di Appello di Brescia del 29 giugno 2012,
confermata il 25 febbraio 2014, per il delitto di omicidio
volontario. L'imprenditore 54enne di Arzago d'Adda
era stato condannato in via definitiva a 6 anni e 2 mesi di
reclusione per aver ucciso a colpi di fucile nel 2006 Ervis
Hoxha, albanese di 19 anni che gli era entrato in casa per un
furto con dei complici. Monella si era costituito e una volta
condannato si era subito presentato in carcere a Bergamo. A
marzo 2014 aveva chiesto la grazia al presidente Giorgio
Napolitano che aveva avviato la pratica di esame della
richiesta, accolta ora da Sergio Mattarella con la concessione
di una grazia parziale.