Tribunale arbitrale internazionale dell'Aja. Marò: «Presupposti per il rientro di Girone»
"L'Italia è convinta che vi siano i presupposti, sia giuridici che umanitari, affinché il Tribunale arbitrale possa considerare positivamente la possibilità di far rientrare il fuciliere di Marina, Salvatore Girone, cui va il nostro pensiero affettuoso, in attesa della decisione dello stesso Tribunale sulla giurisdizione del caso". Lo ha detto l'ambasciatore Francesco Azzarello, agente del governo italiano davanti al Tribunale arbitrale internazionale dell'Aja, alla vigilia dell'udienza sulla richiesta di far rientrare Girone in Italia che si terrà il 30 e il 31 marzo. La procedura di arbitrato internazionale si apre all'Aja Lo scorso 24 agosto 2015 era stato stabilito dal tribunale del mare di Amburgo che sul caso dei fucilieri di marina italiani si dovesse aspettare l’arbitrato dell’Aia che dovrà decidere nel merito della controversia tra New Dehli e Italia, che lo scorso 26 giugno aveva avviato la procedura di arbitrato internazionale. Nel frattempo sia l’Italia sia l’India hanno sospeso tutti i procedimenti in corso contro Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, di stanza sulla nave mercantile Enrica Lexie, sono accusati di aver ucciso due pescatori nello stato indiano del Kerala nel febbraio 2012. La difesa dei due marò punta sull'atteggiamento ostile del peschereccio, mentre l'India si difende sostenendo che a bordo del peschereccio non vi erano armi.Latorre attualmente è in convalescenza in Italia per motivi di salute dopo aver ottenuto un permesso dalle autorità indiane, mentre Girone è trattenuto in India.
Entro un mese la sentenza del Tribunale dell'Aja Sarà resa nota tra circa un mese la decisione dei cinque giudici del Tribunale arbitrale internazionale sulla richiesta italiana di far rientrare in patria il marò Salvatore Girone e farlo rimanere per tutta la durata dell'arbitrato tra Italia e India. Il 30 marzo si apre l'udienza sulla richiesta di "misure provvisorie" a tutela del Fuciliere di Marina, ma non ancora sul merito dell'arbitrato chiesto da Roma per dirimere la controversia con Delhi sulla giurisdizione dell'incidente della Enrica Lexie. L'Italia esporrà le proprie motivazioni per il rientro di Girone nella sessione mattutina davanti al collegio arbitrale, riunito nel Palazzo della Pace. Nel pomeriggio toccherà alla parte indiana. Giovedì 31 marzo sempre di mattina, l'Italia presenterà le proprie repliche alle posizioni di Delhi, che a sua volta risponderà nel pomeriggio.Vertice Ue-India il 30 marzo La questione dei marò italiani "è sul tavolo" del vertice Ue-India che si terrà mercoledì 30 marzo a Bruxelles. Sarà citata nelle conclusioni, assieme ai casi di 6 guardie britanniche e 14 estoni condannate a pene detentive. La vicenda dei marò è stata "la più complessa nella preparazione" del vertice, con la Ue che "condivide le preoccupazioni dell'Italia". Lo indicano alti funzionari del Consiglio Ue specificando che il tema sarà l'argomento del bilaterale del premier Narendra Modi con il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ed il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker. Secondo le fonti, il governo Modi è "consapevole che che questo argomento grava sugli sviluppi delle relazioni con la Ue ed è paerto a fare il massimo possibile" per trovare una soluzione, rispettando l'arbitrato che si terrà domani e giovedì all'Aja sotto la Convenzione delle Nazioni Unite per il diritto del mare.