"Mi dimetto. Dal lavoro che ho
impostato passa il futuro della città".
Dopo ore di pressing Ig Marino lascia la guida della
Capitale e lo annuncia ai cittadini in una nota in cui chiarisce:
"lo faccio solo per l'interesse della capitale".
"Care romane e cari romani, ho molto riflettuto prima di
assumere la mia decisione. L`ho fatto avendo come unica stella
polare l`interesse della Capitale d`Italia, della mia città". Secondo indiscrezioni, da fonti interne alla giunta e al pd
romani ci sarebbero stati "forti scontri all'interno del Pd
cittadino" sulla scelta "imposta da Palazzo Chigi", nell'ambito
di una vicenda che avrebbe assunto "la forma di una congiura di
palazzo".
Poca attenzione da chi avrebbe dovuto sostenermi. "Tutto il mio impegno ha suscitato una
furiosa reazione. Sin dall'inizio c'è stato un lavorio rumoroso nel
tentativo di sovvertire il voto democratico dei romani. Questo ha
avuto spettatori poco attenti anche tra chi questa esperienza avrebbe
dovuto sostenerla. Oggi quest'aggressione arriva al suo culmine. Ho
tutta l'intenzione di battere questo attacco e sono convinto che Roma
debba andare avanti nel suo cambiamento". Lo scrive il sindaco di
Roma, Ignazio Marino, nella nota in cui annuncia le sue dimissioni.
Giornata di pressing dietro le porte del Campidoglio.Le voci insistenti di un'uscita di scena del sindaco, sotto attacco tra l'altro per le spese istituzionali considerate "dubbie", si rincorrevano da ieri e stamani erano state ribadite
anche in ambienti romani del partito. Nel primo pomeriggio (dopo numerosi rinvii) in Campidoglio è
iniziata la giunta in cui secondo le indiscrezioni il sindaco avrebbe trattato le condizioni per le sue dimissioni.
L'assessore ai trasporti Stefano Esposito e il vicesindaco Marco Causi hanno annunciato nel primo pomeriggio le loro dimissioni nella giunta sul caso Marino. Poche ore dopo
si è dimessa anche l'assessore al Turismo, Luigina Di Liegro. A fare pressioni per una soluzione radicale anche Sel che chiedeva a Marino di fare un passo indietro. Il segretario romano di Sel,
Paolo Cento nel pomeriggio ha incontrato il commissario del
Pd Roma, Matteo Orfini, e questi a sua volta ha interloquito con gli assessori del Pd. Un presidio del Movimento 5 Stelle si è svolto tutto il giorno sotto il Campidoglio. Deputati e consiglieri comunali pentastellati sono rimasti fino a sera davanti Palazzo Senatorio per chiedere a gran voce le dimissioni del sindaco Marino. In piazza anche il centrodestra al completo. "Presento le mie dimissioni. Sapendo che queste possono per legge essere ritirate entro venti giorni. Non è un'astuzia la mia: è la ricerca di una verifica seria, se è ancora possibile ricostruire queste condizioni politiche". Così scrive il sindaco di Roma Ignazio Marino nel messaggio col quale si dimette.