Pace. La marcia Perugia-Assisi domenica 24 aprile per dire no alla guerra
La marcia Perugia-Assisi dell'ottobre 2021
Per fermare l’invasione russa dell’Ucraina "crimine contro l’umanità" e l’escalation bellica "deve crescere un grande movimento di cittadini per la pace che si unisca a papa Francesco". Per questo domenica 24 aprile, vigilia della Festa della Liberazione, gli organizzatori della Marcia della pace e della fraternità Perugia Assisi lanciano un’edizione straordinaria, pochi mesi dopo l’edizione biennale di ottobre. A precedere la manifestazione, sabato 23, una veglia di preghiera nella Basilica inferiore di San Francesco, guidata dal cardinale Michael Czerny. L’appello di Papa Francesco – «Fermatevi! La guerra è una follia» – lo slogan che guiderà i marciatori.
Nel pomeriggio di sabato, alla vigilia della marcia e prima della veglia, nella Sala della Pace del Sacro Convento dalle 15,30 alle 18,30 ci sarà l’incontro “La via della pace”, ospiti – tra gli altri – il cardinale di Bologna Matteo Zuppi, Marco Mascia del Centro per i diritti umani "Antonio Papisca" dell’Università di Padova, il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, Cecilia Strada, di ResQ, il vicedirettore dell’Ufficio affari umanitari dell’Onu in Palestina (Ocha) Andrea De Domenico, il missionario padre Renato Kizito Sesana.
In serata poi, sempre sabato 23 alle 21, nella Basilica inferiore di San Francesco, la veglia sul tema “Fratelli tutti: pace e giustizia si baceranno”. A riflettere sull’enciclica sarà il cardinale Michael Czerny, prefetto ad interim del Dicastero vaticano per il servizio dello sviluppo umano integrale.
Flavio Lotti, Coordinatore del comitato Promotore della Perugia Assisi, illustra il programma dell’edizione straordinaria assieme ai rappresentanti dei comuni di Perugia, Bastia Umbra e Assisi che collaborano con l’organizzazione. Lo fa nella sala stampa del Sacro Convento, con una coccarda giallo-blu appuntata sul petto, come segno di solidarietà all’Ucraina: «Domenica 24 marceremo assieme a Papa Francesco: lui sarà simbolicamente con noi, con il suo messaggio, le proposte, la forza dei segni che sta usando. Come quello alla Via Crucis del Venerdì santo», dove un’ucraina e una russa porteranno assieme la croce per una stazione.
«Con Papa Francesco diciamo la sola cosa che si può dire di fronte alla guerra: che va fermata. Ma le guerre si fermeranno solo se smettiamo di alimentarle. Questa marcia è necessaria – spiega Flavio Lotti – per far crescere un movimento di cittadini che si uniscano a Papa Francesco. Perché dal basso cresca un movimento che eviti l’escalation e l’ampliamento della guerra. La Perugia Assisi sarà la marcia delle persone che vogliono prendersi cura gli uni degli altri. Ci si salva solo tutti insieme».
Per la prima volta nella sua storia, la Marcia della Pace non si concluderà alla Rocca di Assisi, ma davanti la Basilica. «Un luogo – sostiene il coordinatore del comitato promotore – che pur nel rispetto di chi non crede o di chi ha fedi diverse, raccoglie lo spirito universale di Francesco e ha la capacità di parlare a tutti». A concludere la marcia, assieme ai sindaci e ad alcune testimonianze, i ragazzi delle scuole. «La nostra solidarietà è autentica perché universale – afferma Flavio Lotti – e va agli ucraini, ma anche ai russi che pagano un prezzo alto, ai soldati mandati ad uccidere senza un perché, a tutte le vittime di tutte le guerre dimenticate».
Per fra Marco Moroni, custode del Sacro convento, «questa marcia straordinaria sarà un momento importante. Siamo stati richiamati da una vera e propria follia, da una guerra scatenata contro l’Ucraina e dalla relativa reazione della popolazione e del governo ucraino. Sono già molti i morti, molti coloro che devono fuggire. Ci siamo anche noi a sostenere le vittime della guerra: con la presenza fisica, il cammino, la riflessione e anche la preghiera. Camminiamo con Papa Francesco e con San Francesco, davanti alla sua tomba imploreremo la pace e per chiedere che il suo spirito animi chi guida le nazioni».
Per Stefania Proietti, sindaco di Assisi e presidente della Provincia di Assisi, «la città della pace lancia un messaggio. La proposta di una marcia straordinaria è stata raccolta convintamente assieme agli altri Comuni. Lo slogan è quello di Papa Francesco, l’unico che oggi sembra avere parole sensate, su Twitter o nei suoi accorati Angelus. Saranno presenti tante delle nostre scuole, che ci hanno inondate di messaggi di pace. I bambini e i ragazzi vogliono la pace. Solo la pace ha senso, non dobbiamo smettere di crederci e di chiederla».