Dopo il voto in Sardegna. Mappa delle Regioni, è pareggio destra-sinistra
È pareggio, dieci a dieci, negli schieramenti politici delle giunte regionali tra centrosinistra e centrodestra dopo il voto in Sardegna. Mentre M5s continua a non avere neanche un governatore. Al pareggio si è arrivati proprio con le elezioni in Sardegna, ma il risultato risente delle ultime regionali, con altre cinque giunte passate dal centrosinistra allo schieramento avversario: Molise, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo e le Province autonome di Trento e Bolzano. La giunta della Valle d’Aosta è, invece, a guida autonomista, con la Lega all’opposizione, e non rientra in nessuno dei due schieramenti.
A oggi il centrosinistra controlla il Piemonte (con Sergio Chiamparino), l’Emilia-Romagna (Stefano Bonaccini), la Toscana (Enrico Rossi), le Marche (Luca Ceriscioli), l’Umbria (Catiuscia Marini), il Lazio (Nicola Zingaretti), la Campania (Vincenzo De Luca), la Puglia (Michele Emiliano), la Calabria (Mario Oliverio) e la Basilicata, dove si vota fra poco. Il centrodestra invece, oltre alla Sardegna, ha la Provincia di Bolzano (Arno Kompatscher, in coalizione con la Svp), quella di Trento (Maurizio Fugatti), il Friuli (Massimiliano Fedriga), la Lombardia (Attilio Fontana), la Liguria (Giovanni Toti), il Veneto (Luca Zaia), l’Abruzzo (Marco Marsilio), il Molise (Donato Toma) e la Sicilia (Nello Musumeci).
Il prossimo voto regionale è quello della Basilicata, in programma il 24 marzo, con il governatore uscente che è di centrosinistra (Pittella). Qui sono quattro i candidati alla Presidenza e 30 le liste: 16 per la provincia di Potenza e 14 per quella di Matera. I candidati alla carica di governatore sono il farmacista potentino Carlo Trerotola (centrosinistra), l’ex generale della Guardia di Finanza Vito Bardi (centrodestra), l’imprenditore potentino Antonio Mattia (M5s), il professore dell’Università della Basilicata Valerio Tramutoli (La Basilicata possibile). Esclusa proprio oggi dalla commissione elettorale, invece, la lista Lega Sud che candidava alla presidenza il poliziotto Antonio Postorivo. Fuori gara anche la lista Ppa (Partito delle partite Iva) che appoggiava Trerotola.