Senato. Primo sì alla manovra. Salta la norma sulla cannabis "light". Tutte le misure
La presidente del Senato Elisabetta Casellati
Il primo passo della manovra 2020 è fatto. Il governo ha incassato il voto di fiducia del Senato (166 sì e 128 no) e mette in cascina il testo della legge di Bilancio, praticamente blindandola, nonostante l'ultimo ostacolo delle 70 modifiche richieste dalla Ragioneria dello Stato e le inammissibilità della Presidenza di Palazzo Madama.
Tra le altre, è saltata la controversa norma sulla commercializzazione della cannabis light, con principio attivo thc inferiore allo 0,5%. Il sub-emendamento approvato in commissione Bilancio al Senato è stato dichiarato inammissibile al Senato. La presidente del Senato Elisabetta Casellati ha comunicato all'aula il giudizio di inammissiblità delle norme alla manovra che riguardano non solo la cannabis light, ma anche la Tobin tax (che introduceva un'aliquota dello 0,04% su alcuni tipi di transazione finanziarie on line) e lo slittamento da luglio 2020 al primo gennaio 2022 della fine del mercato tutelato per l'energia.
Il centrodestra ha accolto con applausi e urla l'annuncio della presidente Casellati dell'inammissibilità della norma della manovra sulla cosiddetta liberalizzazione della cannabis light. Casellati ha dovuto richiamare più volte i senatori.
Dai banchi della Lega applausi in Senato dopo il voto che ha fermato la cannabis light - Ansa
Atteso per oggi il via libera finale al Senato della legge di Bilancio, poi il testo passerà alla Camera. A Palazzo Madama si parte con le repliche dei relatori, poi quelle del governo. Dopo la votazione sulla Nota di variazione del governo, si procederà alla votazione finale del ddl. Il governo ha depositato il maxi-emendamento sul quale ha posto la fiducia.
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Oltre alla legalizzazione della cannabis light, nella discussione di oggi è saltata la Tobin tax e anche il rinvio della fine del mercato tutelato dell'energia al 2022. Restano 1200 contratti in più per i medici specializzandi, il bonus per l'acquisto del latte artificiale per le mamme che non possono allattare al seno, l'equiparazione delle atlete ai colleghi maschi come sportivi professionisti e pure una miriade di microinterventi, compresi i fondi per insegnare ai prof a contrastare bullismo e cyberbullismo o per aiutare gli orfani di femminicidio. Sale al 40% la percentuale di donne nei Cda e i monopattini elettrici potranno circolare, rispettando il codice della strada. Dopo più di un mese, il Senato arriva al primo via libera alla manovra, dopo circa 300 modifiche in commissione, approvate in gran parte nella maratona finale di 14 ore.
SALTANO MODIFICHE, LA RAGIONERIA 'BACCHETTA' SENATORI: qualche errore c'è stato, tanto che la Ragioneria chiede di correggere quasi un quarto delle novità. Nella settantina di rilievi la metà riguarda le coperture, e costringono la commissione a cassare altre modifiche oltre alla quindicina già bocciata dalla presidenza del Senato. Non arriveranno nemmeno la cambiale digitale, le assunzioni nelle province, il congelamento a tempo del Reddito di cittadinanza in caso di lavori brevi. Niente da fare nemmeno per i pediatri che non potranno, al pari dei medici di base, dotare i loro studi di strumentazione diagnostica.
CAMBIANO LE NUOVE TASSE, PLASTIC MINI E SUGAR A OTTOBRE: il governo, con diverse riscritture, ha di fatto quasi azzerato le varie imposte di scopo introdotte con la manovra. La tassa sulla plastica si fermerà a 45 centesimi al chilo (da 1 euro) e partirà da luglio. Si applicherà anche sui monouso in tetrapack ma non sui contenitori di medicinali e sui dispositivi medici. La tassa sullo zucchero resta a 10 cent al litro ma partirà da ottobre, mentre la revisione della tassazione sui mezzi aziendali non porterà più incassi ma, si augura l'esecutivo, un ricambio del parco auto 'green': le auto più ecologiche impatteranno sul reddito infatti per il 25% (meno dell'attuale percentuale), le più inquinanti fino al 60%. Unica a non essere rivista la tassa su filtri e cartine per chi 'rolla' il tabacco. Nuova, ma rivista e corretta, la Robin tax sui concessionari dei trasporti, una addizionale Ires del 3,5%. I concessionari non potranno nemmeno beneficiare del nuovo credito d'imposta 4.0 che sostituisce iper e superammortamento.
STRETTA SUI GIOCHI, BENZINA A RISCHIO NEL 2021: arriva invece un'ulteriore stretta da 300 milioni sui giochi. Dal primo marzo sale al 20% il prelievo sulle vincite oltre i 500, comprese le lotterie istantanee come i Gratta e Vinci. Nel caso delle new slot, le Vlt, il prelievo sale al 20% sopra i 200 euro, dal prossimo 15 gennaio. Rivisti anche Preu e payout per le slot, cioè la percentuale di somme giocate destinate alle vincite. Rischio stangata anche sui carburanti, ma dal 2021, per l'aumento di circa 1 miliardo delle clausole sulle accise.
PIÙ FONDI A VIGILI FUOCO, ENTI LOCALI, 5xMILLE: arriveranno risorse aggiuntive per i Vigili del fuoco, un pacchetto di misure per gli enti locali con più spazio per gli investimenti e per i servizi. Sale la dotazione del fondo per la non autosufficienza, fino a 300 milioni l'anno dal 2022. Al 5 per mille vengono destinati 10 milioni in più. Mentre altri 100 milioni aggiuntivi vengono appostati per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione.
PIOGGIA MICRONORME, DA PCI A RANDAGISMO: decine gli stanziamenti da 2-300 mila euro fino a massimo 1-2 milioni. Si va dai fondi per il centenario della fondazione del Partito Comunista, a quelli per le scuole di eccellenza musicali fino ai carnevali o le fondazioni dell'arte, passando per il restauro di ville e badie. Ci sono poi fondi per le comunità montane o per dare più rapidamente la cittadinanza agli italiani in Venezuela. Ma anche per combattere il randagismo o per portare a 500 euro le detrazioni per le spese veterinarie.