Attualità

MANOVRA. Imu, arriva lo sconto alle famiglie con figli

lunedì 12 dicembre 2011
IMU, BONUS PER LE FAMIGLIE CON FIGLI
Arriva un bonus sull'Imu per le famiglie con figli nella manovra del governo. È quanto si apprende al termine dell'incontro tra il governo e il Terzo Polo. Si tratta di un bonus pari a 200 euro cui si aggiungono 50 euro a figlio fino a un numero di quattro figli. «È il quoziente familiare applicato all'Imu», sottolinea l'Udc Gianluca Galletti. Quanto all'indicizzazione delle pensioni si è trovata, secondo quanto viene riferito, una copertura fino a tre volte quella minima. Per quanto riguarda le liberalizzazioni, viene riferito ancora, dovrebbe saltare la previsione di farle scattare solo dal primo gennaio 2013. All'incontro con il governo, presenti il presidente del Consiglio Mario Monti e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, hanno preso parte Della Vedova, Galletti e Tabacci. TETTO MASSIMO PER STIPENDI PA
Per gli stipendi della pubblica amministrazione ci sarà un tetto massimo: il trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione. Lo stabilisce un emendamento alla manovra appena presentato dai relatori.IN 2012 POSSIBILE PENSIONE A 64 ANNI E 35 CONTRIBUTI 
«In via eccezionale» sarà possibile per «i lavoratori che abbiano maturato un'anzianità contributiva di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2012 i quali avrebbero maturato, prima dell'entrata in vigore del decreto, i requisiti per il trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2012» andare in «pensione anticipata al compimento di un'età anagrafica non inferiore a 64 anni».IN 2012 PENSIONE DONNE 60 ANNI E 20 CONTRIBUTI
«Le lavoratrici possono conseguire il trattamento di vecchiaia - si legge nell'emendamento alla manovra - oltre che, se più favorevole, con un'età anagrafica non inferiore a 64 anni qualora maturino entro il 31 dicembre 2012 un'anzianità contributiva di almeno 20 anni e alla stessa data conseguano un'età anagrafica di almeno 60 anni di età».RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI
La rivalutazione automatica delle pensioni è riconosciuta «per l'anno 2012 esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo». Lo prevede l'emendamento del governo nel quale si precisa che per il 2013 si torna al blocco della rivalutazione per le pensioni oltre due volte il minimo.PRELIEVO SU PATRIMONI SCUDATI
Dovrebbe salire fino al 2% il prelievo sui patrimoni 'scudati' mentre l'indicizzazione delle pensioni dovrebbe salire fino a quelle a 1.200-1.300 euro e sull'Ici si prevede un'esenzione di 200 euro per tutti più 50 euro a figlio. Sarebbe questa, a quanto si apprende da fonti parlamentari, la mediazione tra governo e capigruppo.CONTRIBUTO 15% PER PENSIONI OLTRE 200MILA EURO
Arriva un contributo sulle pensioni d'oro: «Per la parte eccedente 200mila euro»: è fissato al «15%». È quanto prevede l'emendamento del governo alla manovra.NESSUNA IMPOSTA SU ESTRATTI CONTI CORRENTI
L'emendamento del governo alla manovra non introduce alcuna imposta sul bollo dei conti correnti, ma anzi elimina quella già esistente per i depositi con giacenze inferiori ai 5mila euro. A chiarirlo è il sottosegretario al Tesoro, Vieri Ceriani, a margine dei lavori delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. «Sui conti correnti delle persone fisiche - ha spiegato Ceriani ai cronisti - esiste da sempre un bollo annuale di 34 euro. L'unica novità della manovra è che eliminiamo questo bollo sui conti correnti e sui libretti fino a 5mila euro». Il sottosegretario spiega anche la logica di questa scelta: «Se facciamo la lotta al contante - ha detto - e chiediamo alle banche di non far pagare ai piccoli correntisti certe spese, allora dobbiamo togliere anche questo bollo. È uno sgravio a favore delle persone che verrà compensato dall'aumento del bollo fino a 100 euro per i conti correnti delle imprese».BOLLO PER SCUDATI A 10 PER MILLE IN 2012 E 2013
Le attività finanziarie oggetto di emersione sono soggette a un'imposta di bollo speciale del 10 per mille negli anni 2012 e 2013, mentre l'aliquota ordinaria è fissata al 4 per mille. Lo prevede l'emendamento del governo depositato alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera.GOVERNO, ARRIVA IMPOSTA IMMOBILI ESTERO A 0,76%
Un'imposta dello 0,76% del valore sugli immobili all'estero. È quanto prevede l'emendamento del governo appena depositato in Commissione alla Camera. La proposta istituisce anche dall'anno in corso un'imposta sul valore delle attività finanziarie all'estero dei residenti in Italia.BALDUZZI: SU FARMACI FASCIA C NO PASSI INDIETRO
Nessun passo indietro sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia C ma «è possibile pensare a forme ulteriori di garanzia per la salute dei cittadini». Così il ministro della Salute Renato Balduzzi, sottolineando che«la scelta politica è stata quella di andare verso una limitata liberalizzazione del settore».
 
FINI, NO A ULTERIORE DIFFERIMENTO
«Non ho alcuna intenzione di differire ulteriormente» la discussione della manovra in Aula. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini precisando di aver comunicato alle commissioni di concludere i lavori entro stasera. "La manovra doveva andare oggi, è stata differita ma domani mattina sarà in Aula», ha detto.
 
SLITTA TAGLIO STIPENDI PARLAMENTARI, LIBERALIZZAZIONE TAXI
La giornata è stata segnata da tensioni fin dal mattino, quando il governo ha presentato un emendamento che esclude i taxi dalla liberalizzazione delle attività economiche. Un altro emendamento, a firma dei relatori, mantiene fino al 2013 diversi vincoli all'esercizio di varie attività economiche Che si sarebbero dovute liberalizzare. Il Terzo Polo ha formalizzato la sua opposizione contro i due testi, che a suo dire hanno il sapore di una resa alle lobby. E sempre una lobby, quella dei farmacisti, sta esercitando forti pressioni per modificare la manovra nella parte che liberalizza la vendita dei farmaci di fascia C nei comuni sopra i 15.000 abitanti. Il Pdl preme per limitare la misura assegnando all'Aifa il compito di stabilire quali categorie di farmaci possano passare alle parafarmacie e alla grande distribuzione. Il Pd è per un intervento incisivo. Marcia indietro del governo anche sui tagli ai costi della politica e alle province. Un emendamento concede più tempo per adeguare alla media europea gli stipendi dei parlamentari italiani e per riassegnare a comuni e regioni le funzioni oggi esercitate dalle province. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha rassicurato che i meccanismi in base ai quali vengono calcolate le indennità dei parlamentari verranno modificati entro il prossimo mese di gennaio. L'emendamento fa poi slittare al 31 dicembre 2012, rispetto al 30 aprile 2012, il termine entro il quale debbano entrare in vigore le leggi regionali e statali che hanno il compito di trasferire a comuni e regioni buona parte delle funzioni oggi svolte dalle province. Gli attuali organi provinciali decadranno «in ogni caso» alla data del 31 marzo 2013.
 
SCENDE A 64 NUMERO COMPONENTI CNEL
Scende a 64 il numero dei Componenti del Cnel, il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. Lo stabilisce un emendamento dei relatori, Pier Paolo Baretta e Maurizio Leo, alla manovra. Il decreto stabiliva già una sforbiciata al numero dei componenti del Cnel, portandolo da 111 (più il presidente) a 68. Ora i relatori limano ulteriormente tale cifra sino a 64.