Tensione alla Camera dove il presidente
Gianfranco Fini ha espulso due deputati della Lega Nord. Sin dall'avvio di seduta il Carroccio ha fatto ostruzionismo con una valanga di interventi per ritardare l'esame della manovra, su cui il governo si appresta a porre la questione di fiducia. Non sono mancati neppure gli insulti. Il leghista
Massimo Pini ha insultato Fini chimandolo «cialtrone». Il presidente della Camera ha quindi replicato: «È proprio vero che ogni botte dà il vino che ha». Subito dopo alcuni deputati hanno cominciato a fischiare in segno di contestazione e Fini ha invitato i leghisti ad avere un atteggiamento consono: «Sono i pecorai che fischiano, non i deputati». Le tensioni sono però continuate e Fini ha espulso due deputati leghisti, Gianluca Buonanno e Fabio Raineri, che avevano esposto un cartello in aula. Commentando l'episodio alla Camera, il ministro dei Rapporti con il Parlamento
Piero Giarda si è limitato a dire che «non è una cosa divertente». La seduta è stata sospesa ed è poi ripresa.Il ministro Giarda, ponendo in aula alla Camera la questione di fiducia sulla manovra economica specifica che la fiducia è posta sul testo «approvato dalle commissioni», senza emendamenti o articoli aggiuntivi. Domani il voto finale.
MONTI: SENZA QUESTA MANOVRA SACRIFICI ANCOR PIU' GRAVISenza la manovra varata dal Governo "ci sarebbero state discontinuità nella capacità dello Stato di fare fronte agli impegni, del Paese di stare in un quadro di stabilità monetaria". Lo ha sottolineato il presidente del consiglio, Mario Monti, che rispondendo ai giornalisti, ha aggiunto: "Ho l'impressione che gli italiani pur avendo scarsissima simpatia quando si chiedono sacrifici, stiano capendo che l'alternativa non è la vita senza quei sacrifici, ma la vita con sacrifici molto più gravi". "La nostra operazione di politica economica non è di stabilizzazione del ciclo, non è operazione di ordinaria politica economica", ha anche detto Monti. "Lo spirito, a mio giudizio, con cui abbiamo preparato questa manovra è diverso. Il benchmark, il che cosa succede senza la manovra, non si riduce a sottrarre una percentuale al Pil".
LE ULTIME NOVITÀRientra l'aumento delle sigarette. Aumenta il prezzo del tabacco da fumo, quello che viene venduto sfuso per essere rollato nelle sigarette. Nessun aumento, invece, per il pacchetto di sigarette. L'emendamento dei relatori alla manovra, approvato nelle Commissioni, prevede infatti una rideterminazione dell'accisa del "tabacco da fumo" per coprire l'alleggerimento della cosiddetta tassa sul lusso, che colpisce auto di alta cilindrata e barche.
Beni di lusso, la tassa diventa più morbida. Il testo "corretto" in commissione Bilancio dispone che l’addizionale della tassa automobilistica sulle auto più potenti sia ridotta al 60, al 30 e al 15% dopo, rispettivamente, 5, 10 e 15 anni dalla data d’immatricolazione del veicolo. Inoltre, una volta trascorsi 20 anni, non sarà più dovuta. Anche per le barche l’extra-prelievo è ridotto del 15, 30 e 45%, sempre dopo 5, 10 e 15 anni dalla costruzione.
Tributi Equitalia, più per mettersi in regola. Le aziende, in difficoltà per la crisi, che sono in ritardo nel pagamento delle cartelle a Equitalia, potranno ottenere una ulteriore proroga di 72 mesi. Slitta poi di un anno (a fine 2012) l’uscita di Equitalia stessa dalla riscossione dei Comuni. Infine, i beni espropriati ai debitori verso il Fisco non saranno più messi all’asta dalla società ma venduti dal contribuente, che poi consegnerà l’intera somma ad Equitalia.
Rate condono, un anno in più per riscuotere. Al Fisco viene concesso un anno in più di tempo, quindi fino al 31 dicembre 2013, per finalizzare le attività di accertamento legate al recupero delle somme non riscosse con i condoni introdotti dalla legge finanziaria 2003. Come già denunciato (anche dalla Corte dei Conti), oltre 4 miliardi di quelle somme non sono mai state pagate da contribuenti-evasori che aderirono alla sanatoria versando solo la prima rata.
Imu per le banche, rivalutazione "salata". Si fa più "salata" la rivalutazione delle rendite catastali per gli immobili che appartengono a banche e compagnie di assicurazione. Il moltiplicatore viene ora fissato a 80, mentre nel testo di partenza era a quota 60. Aumenta quindi la base imponibile su cui si calcola l’imposta municipale unica, la nuova Ici. Il maggior gettito atteso è 54,8 milioni annui dal 2012.
Cariche societarie, attenuato lo stop all'incrocio. Un’altra norma "ammorbidita": l’articolo che vietava con effetto immediato a dirigenti, amministratori e sindaci di banche, società finanziarie e assicurative di assumere incarichi in gruppi concorrenti cambia ora nei tempi. I titolari dovranno scegliere quale incarico mantenere entro 90 giorni (che salgono però a 120 in sede di prima applicazione) dalla nomina. Decorso questo termine, decadranno da entrambe le cariche.