Clima. Tempeste, grandinate, esondazioni: il luglio nero della Lombardia
Un'abitazione travolta da una frana di fango nel Varesotto, flagellato dal maltempo
Ancora paura in Lombardia, in particolare nel Varesotto e a Como, per l’ennesima ondata di maltempo che ancora una volta ha messo in ginocchio alcuni territori. A fine giornata si contano ben sette province flagellate. A Como è esondato il Lario con conseguente chiusura del lungolago poi riaperto. Diverse le strade chiuse a causa di smottamenti e alberi caduti: nel Comasco, in provincia di Lecco, di Varese - dove è stata chiusa la strada per il Sacro Monte - Sondrio, Bergamo e Brescia. A Milano fulmini hanno colpito due centraline elettriche, che si sono incendiate, vicino alla fermata della metro di Cimiano, motivo per cui ancora a circolazione è rimasta sospesa sulla linea 2 fra le fermate di Udine e Cascina Gobba. Disagi, più limitati, anche nelle province di Sondrio, Brescia, Bergamo e Lecco.
A Milano, invece, prosegue fino a sabato mattina l’allerta meteo gialla (rischio ordinario) per temporali diramata dal Centro monitoraggio rischi naturali della Regione Lombardia. Il Comune invita i cittadini a non sostare nei sottopassi, nelle aree a rischio esondazione di Seveso e Lambro, sotto e nelle vicinanze degli alberi e nei pressi di impalcature di cantieri, dehors e tende. Un violento nubifragio ha colpito all’alba il Varesotto con forte vento e grandine in alcune zone della provincia. Chiuse alcune strade a causa della caduta di alberi. A Varese numerose vie sono state chiuse al traffico per allagamenti e sempre a causa della caduta di alberi. Il torrente Vellone è sotto osservazione a causa del rapido innalzamento del livello dell’acqua. Lungo la superstrada per Malpensa un’auto si è ribaltata, a causa dell’asfalto reso scivoloso dalla pioggia, all’altezza del Terminal 2 in direzione dell’autostrada A4 Milano-Torino. Ferito in modo non grave un 48enne.
Il maltempo ha causato disagi anche alla circolazione ferroviaria. A metà giornata erano stati effettuati una quarantina di interventi da parte delle squadre di soccorso, mentre una sessantina di richieste erano ancora in corso o in attesa di essere soddisfatte. Per far fronte alla situazione di emergenza che si è creata in provincia di Varese sono state inviate squadre aggiuntive dal comando di Milano per supportare gli interventi. Anche il Comune di Varese ha comunicato via social la chiusura di diverse vie a causa del crollo di numerosi alberi e invitato i cittadini a «prestare la massima attenzione ed evitare spostamenti non necessari». In montagna sono stati soccorsi sette ragazzi in difficoltà. Il Soccorso alpino di Clusone ha accompagnato a valle ieri mattina un gruppo di ragazzi che aveva trascorso la notte in un bivacco dell’alta valle Seriana, in provincia di Bergamo: scendendo verso valle avevano incrociato il forte temporale che si è abbattuto sulle valli bergamasche e così avevano chiamato aiuto. I soccorritori sono saliti mentre i ragazzi stavano comunque scendendo in autonomia. Una volta raggiunto il gruppo nei pressi del rifugio Cassinelli, i soccorritori hanno verificato le condizioni dei sette giovani e, in accordo con la centrale, li hanno trasportati fino al Passo della Presolana, dove c’era ad aspettarli l’ambulanza per le valutazioni del caso.
Intanto, degli oltre 100 eventi estremi di luglio (tra tempeste, nubifragi, e grandinate) uno su tre è in Lombardia. È quanto afferma la Coldiretti regionale sulla base degli ultimi dati Eswd (European sever weather database). «I nostri tecnici – spiega Coldiretti Lombardia – sono al lavoro per monitorare la situazione e raccogliere le eventuali segnalazioni di danni dalle aziende agricole associate. Al momento le criticità più grandi si evidenziano nelle campagne e nei pascoli delle valli bergamasche. Violenti temporali, forti raffiche di vento e chicchi di ghiaccio hanno interessato soprattutto la Valle Brembana, la Valle Imagna, la Valle Seriana e la Valle di Scalve. Danneggiate le colture in campo e diverse strutture come serre e tetti di edifici agricoli. «Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia – conclude la Coldiretti – dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne».